Mondo di Mezzo, pm ricorre in appello: é mafia

Nell'impugnazione della sentenza dello scorso 20 luglio i pm ribadiscono che l'oggetto del processo è stata una organizzazione di stampo mafioso

La procura di Roma ha depositato oggi l’appello contro la sentenza emessa il 20 luglio scorso dai giudici della X sezione del tribunale a conclusione del processo cosiddetto Mondo di Mezzo culminato nelle condanne, tra gli altri, di Massimo Carminati a 20 anni di reclusione, e Salvatore Buzzi a 19 anni.

Nell’impugnazione la procura ribadisce che l’oggetto del processo è stata una organizzazione di stampo mafioso.Nel ricorso, firmato dal procuratore Giuseppe Pignatone, gli aggiunti Paolo Ielo e Giuseppe Cascini ed il sostituto Luca Tescaroli, la procura ribadisce il proprio impianto con particolare riferimento all’esistenza di una sola organizzazione di stampo mafioso guidata da Carminati e Buzzi. I giudici di primo grado hanno invece riconosciuto l’esistenza di due distinte associazioni per delinquere semplici, annullando l’aggravante della matrice mafiosa.

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