Nel Lazio 1188 casi, aumentano contagi

Assessore, Ue eserciti opzione su tutti vaccini in esame a Ema

Aumentano i nuovi casi di Covid nel LaIo. Su oltre 37 mila test si registrano 1.188 positivi (+144 rispetto a ieri), con Roma a quota 600. 29 i decessi nelle ultime 24 ore (+1 rispetto a ieri) e +1.087 i guariti. “Diminuiscono i ricoveri, mentre aumentano i casi, i decessi e le terapie intensive” commenta l’assessore regionale alla Sanita’, Alessio D’Amato.

Il rapporto tra positivi e tamponi e’ a 10%, ma se si considera anche gli antigenici la percentuale e’ al 3%. E vanno avanti le vaccinazioni anti-Covid. Superato il traguardo delle 455 mila vaccinazioni somministrate totali nella Regione. Oltre 128 mila le vaccinazioni degli over 80. “Da ieri, anche grazie all’entrata in campo dei medici di medicina generale, sono state superate le 16 mila somministrazioni al giorno ovvero circa mezzo milione al mese – ha sottolineato l’assessore – Potremmo farne anche il triplo ma servono le dosi di vaccino, in questo mese avremmo grandi difficolta’ per via dei tagli alle forniture soprattutto di Astrazeneca.Non riesco a capire perche’ l’Europa non eserciti un’opzione su tutti i vaccini che hanno richiesto l’avvio della procedura in EMA compreso lo Sputnik. Proprio in questi giorni abbiamo vaccinato i due ispettori segnalati dal Direttore esecutivo di EMA, Emer Cooke, che dovranno procedere all’ispezione del sito di produzione in Russia per >contribuire ad aumentare la disponibilita’ di vaccini per il pubblico in generale<, come scrive lo stesso direttore esecutivo nella richiesta di vaccinazione”.

Per l’assessore: “E’ importante accelerare su tutti i fronti indipendentemente dalle aree di provenienza dei vaccini, purche’ essi siano validati e sicuri. E’ abbastanza originale che ci venga richiesto da San Marino di avviare uno studio in collaborazione con lo Spallanzani per verificare gli effetti della vaccinazione e la valutazione dei dati di efficacia di Sputnik, mentre abbiamo qui difficolta’ con le dosi dei vaccini”.

Mentre sul fronte dei vaccini agli ‘estremamente vulnerabili’ l’Unita’ di crisi regionale ha assicurato: “Non c’e’ nessuna esclusione, anzi molte strutture hanno gia’ iniziato a vaccinare i loro pazienti onco-ematologici in terapia come riconosciuto anche dalla Federazione degli oncologi, cardiologi e ematologi – FOCE che per prima ha posto il tema di vaccinare queste categorie a rischio, che nel Lazio corrispondono a circa 15 mila persone”.

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