“Siamo tutti sierocoinvolti” è il claim della campagna che Arcigay promuove in occasione del 1° dicembre, Giornata mondiale per la lotta contro l’Aids. Il video realizzato per veicolare la campagna lancia un doppio messaggio: un appello ad un’assunzione di responsabilità collettiva sulla riduzione dell’epidemia e dello stigma verso le persone con HIV, ma anche un messaggio informativo sul fatto che oggi una persona con HIV in terapia con carica virale non rilevabile non trasmette il virus.
“Siamo tutti sierocoinvolti – spiega Michele Breveglieri, responsabile Salute nella segreteria nazionale di Arcigay – significa che ha sempre meno senso, se mai lo ha avuto, dividere il mondo in sieropositivi (persone che vivono con HIV) e sieronegativi (persone che non hanno l’HIV), perché tutti hanno avuto, consapevoli o meno, e a vari livelli di prossimità, esperienza dell’HIV nella realtà degli incontri della propria vita o nell’immaginario delle proprie paure.
La vera differenza oggi la fa proprio quell’assunzione di responsabilità collettiva, condivisa, di comunità, per cui si dice un secco no al muro avvelenato del silenzio, della paura e del rifiuto e si fa tesoro di tutti quegli strumenti di prevenzione che oggi ci sono e che consentono di godersi la vita e il sesso. Anche con l’HIV, per evitare nuove infezioni”. Il video, realizzato dall’agenzia creativa Pavlov, si è ispirato alla campagna The undetectables di GMFA del Regno Unito e ha coinvolto volontari di Arcigay Milano e Arcigay Verona. Tutte le informazioni sulla pagina www.arcigay.it/sierocoinvolti.