Gli ambulanti scendono in piazza a Roma, mercoledì 28 settembre, contro la ‘Bolkestein’, la direttiva europea che tra un anno metterà all’asta le concessioni in tutto il vecchio continente. A rischio ci sono 200mila piccole aziende e 400mila posti di lavoro in tutta Italia, 12mila solo nella Capitale dove le concessioni per la stragrande maggioranza degli ambulanti scadranno a luglio 2017. A quel punto la direttiva Bolkestein andrà necessariamente applicata, tutte le licenze dovranno essere messe a bando e l’intero settore andrà rivisto e ridisegnato.
Su questa vicenda il Movimento 5 Stelle ha presentato una proposta di legge per escludere gli ambulanti da questa norma: “Solo Italia e Spagna hanno inserito gli ambulanti nella Bolkestein – spiega a RadioColonna il deputato grillino Ivan Della Valle – ma con questo provvedimento si mettono a rischio oltre 200mila piccole aziende, molte a conduzione familiare, e circa 400mila posti di lavoro che verrebbero schiacciati dalla concorrenza con le società di capitali”. Il provvedimento dell’Ue, che è stato recepito con un decreto legge del governo nel 2010, permette, infatti, anche alle società di capitali di partecipare a queste gare.
L’altro errore della direttiva comunitaria, secondo Della Valle, “è l’avere equiparato il suolo pubblico a una risorsa naturale limitata”. Le ‘concessioni’, quindi, non possono essere permanenti, come invece avvenuto fino ad oggi, rinnovandosi tacitamente di anno in anno. Un problema per chi, come gli ambulanti romani, compresi quelli appartenenti a note famiglie del commercio su strada, detengono da sempre la titolarità di queste licenze. La previsione di un bando pubblico mette sullo stesso piano chi quella licenza ce l’ha da un ventennio o più e chi non l’ha mai avuta e vuole ottenerla. Almeno secondo il testo del decreto perché poi la Conferenza Stato-Regioni ci ha messo una toppa. Ha reso operativo il decreto del governo e ha stabilito, su esplicita richiesta delle associazioni di categoria, innanzitutto una proroga della scadenza di quelle licenze a maggio 2017, e in secondo luogo il diritto di prelazione pari al 40% per il titolare della licenza. Dunque, al momento del bando, il titolare partirà con un punteggio superiore rispetto agli altri.
L’opportunità che la Bolkestein rimetta in sesto un settore segnato più da faide interne che da regole, rischia di essere vanificato. Sì perché senza il bando a cui devono mettere mano Amministrazione e Municipi, le licenze per i posteggi settimanali e saltuari a maggio 2017 saranno carta straccia. Non solo, scadrà e non avrà più alcun valore anche quella postilla del privilegio dovuto all’anzianità, voluta dalla Conferenza Stato-Regioni, senza la quale tornerà in auge il decreto del Governo che invece pone sullo stesso piano i titolari di una licenza e chi non ce l’ha mai avuta. I tempi sono, dunque, strettissimi.
Il M5S ha presentato una proposta di legge ‘che protegge le Pmi italiane del comparto – sottolinea Della Valle – Il nostro testo difende le piccole aziende a gestione familiare e comunque le società di persone dall’irruzione del grande capitale che, in base alla Bolkenstein, potrebbe invadere il comparto, con una indiscutibile preponderanza finanziaria, fiscale e operativa. I mercatini in strada, non le bancarelle abusive – conclude – sono un patrimonio culturale ed economico del nostro Paese che non può essere snaturato per mano delle solite multinazionali”.