La Procura di Roma ha aperto un fascicolo contro ignoti e senza ipotesi di reato sulla base di esposti e denunce dell’Associazione Nazionale Rom (Anr) riguardanti presunte frodi legate ai Fondi Sociali Europei stanziati per l’inclusione sociale dei senza fissa dimora e di Rom Sinti e Caminanti (Rsc). Il fascicolo é stato affidato ai pm Alberto Pioletti e Letizia Golfieri.
A diffondere la notizia è stata la stessa Anr spiegando che ieri i propri legali hanno avuto un incontro con il procuratore Giuseppe Pignatone nel corso del quale si é fatto riferimento anche alla “situazione drammatica vissuta dai 1076 cittadini del campo di Castel Romano”, che si trova sulla Pontina, per quella che viene definita “una autentica emergenza sanitaria”.
“Castel Romano, campo aperto dai sindaci Veltroni ed Alemanno – sostiene l’Associazione – é un autentico luogo di morte: 63 cittadini di etnia Rom deceduti negli ultimi anni, mancanza di acqua ed energia elettrica, malattie infettive, impianti fognari saltati, liquami che invadono riserve naturali”.
In passato le carte di Mafia Capitale hanno portato alla luce una ‘collaborazione’ del clan dei sinti dei Casamonica, ormai una potente organizzazione criminale, nella gestione degli affari di Carminati e Buzzi, proprio nel campo nomadi di Castel Romano.
L’associazione denuncia che mentre a Castel Romano “si muore” il Campidoglio chiude un altro campo, il Camping River, in via Tenuta Piccirilli, sulla Tiberina a ridosso del Grande Raccordo
Anulare, definito “il miglior modello di inclusione al momento in atto”. “Sono 430, centinaia i bambini, i cittadini residenti al River – spiega l’Associazione – attualmente gestito dalla Cooperativa Isola Verde. Tutti i bambini di questo campo vanno a scuola, non sono presenti casi di malattie infettive, un luogo pulito e tenuto nella massima dignita’”. Il Campidoglio vuole chiuderlo. “L’Amministrazione di Roma Capitale – prosegue Nazione Rom – ha deciso di utilizzare il denaro europeo del Programma Operativo Nazionale finanziato con 894 milioni di euro. In sostanza il programma deve assicurare l’accesso a normali abitazioni per i cittadini in condizioni di estrema
poverta’”. Quindi per l’Associazione “Roma Capitale viola le leggi italiane ed europee: vuole utilizzare il denaro europeo per far acquistare alle famiglie Rom ‘moduli abitativi’ ovvero “container” per ricollocare le famiglie in altri campi” facendo, a suo dire, un piano di “macelleria sociale”.
Dal Campidoglio fanno sapere che “il piano per il superamento dei campi rom é stato elaborato e sviluppato in piena sinergiacon le istituzioni europee e ogni euro utilizzato, proveniente da fondi comunitari, e’ stato rendicontato in modo dettagliato epuntuale. Non vi e’ quindi alcun timore e siamo certi che emergerà come ogni singolo atto sia stato effettuato all’insegna della piu’ assoluta trasparenza”.