Nuvola, Astaldi: danni enormi, pronti a pignoramento

Il presidente di Condotte d’Acqua spa, intervistato dal Corriere della Sera, sottolinea che nella Capitale:"oggi non ci sono progetti che ci interessano"

Samantha Zucchi Insidefoto

Dalla Nuvola “danni enormi, siamo pronti a chiedere il pignoramento”. Non usa mezzi termini, Duccio Astaldi, presidente di Condotte d’Acqua spa, intervistato dal Corriere della Sera sul caso Nuvola, una delle opere più costose di Roma. Condotte d’Acqua pretende altri 60 milioni di euro da Eur spa per la quale ha realizzato la Nuvola di Fuksas. La richiesta verrà formalizzata dalla società di via Salaria 1039 nei prossimi giorni.

“Le modifiche e i ritardi non sono imputabili a noi. E tenere aperto un cantiere inattivo come quello per la Nuvola costa anche 800mila euro al mese”, sottolinea Astaldi che su una richiesta di pignoramento dei beni di Eur spa risponde:”Non posso escluderlo, ma l’amministratore delegato Pazzali è un bravo manager e una persona corretta. Siamo disponibili a un accordo su un adeguato strumento finanziario di pagamento”.

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“Noi siamo tranquillissimi, abbiamo eseguito al meglio lavori che ci sono stati imposti anche contro le nostre obiezioni. Il vero tema è che in Italia ci sono tanti controllori ma nessuno controlla davvero, preferendo poi affidarsi a un giudice. Abbiamo commesse per miliardi di euro in tutto il mondo, dal Cile alla Svizzera, e ovunque i problemi si risolvono in poche settimane, a cantiere aperto, con la lettura puntuale dei contratti. Da noi invece amministratori e manager non si incontrano più per paura dei sospetti”.

Su Roma Astaldi sottolinea:”oggi non ci sono progetti che ci interessano. Anzi, uno, ma fa quasi sorridere. Abbiamo vinto la prima fase del bando per la metro D, aspettavamo l’aggiudicazione definitiva, poi il progetto è come sparito. Abbiamo lavorato “a gratis” per usare un’espressione romana, e anche qui dovremmo valutare un risarcimento…”, conclude.

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