Pamela: la prossima settimana il funerale, sepolta al Verano

Il Campidoglio, ha accolto la richiesta della madre della giovane uccisa e si sta occupando dell'iter per il trasferimento del feretro nella Capitale a carico dell'amministrazione capitolina

Pamela Mastropietro sará sepolta al Verano. Il Campidoglio, accogliendo da subito la richiesta della
madre della giovane uccisa, Alessandra Verni, di potere seppellire la figlia nella città natale, si sta occupando dell’iter per il trasferimento del feretro nella Capitale, che dovrebbe essere a carico dell’amministrazione capitolina.

Per celebrare il funerale ci vorranno ancora alcuni giorni: la salma non é stata dissequestrata dopo l’autopsia in attesa dell’esito di ulteriori accertamenti, compresi gli esami tossicologici. Da stabilire la causa del decesso: la 18enne romana aveva avuto problemi di droga – era in una comunita’ di recupero nelle Marche – e il suo presunto assassino, il nigeriano Innocent Oseghale, e’ uno spacciatore. Accusato anche di vilipendio di cadavere, oggi é stato interrogato in carcere dai pm di Macerata, che hanno preferito non svolgere l’atto in procura per possibili problemi di ordine pubblico nel trasferimento del detenuto dal penitenziario. Il procuratore Giovanni Giorgio si e’ limitato a dire: “non ci sono novita’”.

Le esequie di Pamela si svolgeranno nella parrocchia di Ognissanti nel quartiere, sulla via Appia, a due passi dall’abitazione della madre e del negozio di parrucchiera dove la donna lavora. La ragazza aveva molti amici nel quartiere, come la madre, e i funerali saranno molto partecipati e potrebbero richiedere misure di sicurezza particolari, dato il clima che la morte della ragazza ha suscitato.

A rivelare il desiderio della madre della ragazza di seppellirla al Verano e’ stata in tv Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, l’unico leader politico a telefonare alla donna dopo la scoperta del corpo della figlia. “E’ vergognoso che il presidente della Repubblica non abbia fatto una
telefonata – ha detto Meloni -. Sono indignata per quella madre. Non sono io che dovrei telefonare”.

La famiglia di Pamela dopo l’appello a fermare la violenza a seguito della tentata strage razzista di Macerata – Luca Traini ha detto di aver agito per vendicare la ragazza -, torna apredicare la calma. “Chiediamo solamente giustizia – dice la madre intervistata -. Pene esemplari per chi ha ucciso e fatto a pezzi nostra figlia. Ma condanniamo fermamente l’attacco di Macerata, non siamo razzisti e anche Pamela se fosse ancora viva sarebbe inorridita per questo atto di odio”. “La chiamata di Meloni ci ha fatto piacere”, ha aggiunto.

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