A Roma è festa dei Santi patroni Pietro e Paolo ai quali Papa Francesco all’Angelus chiede di dare “benessere spirituale e materiale” alla città. Richiamando indirettamente il colpo di reni dell’Amministrazione pentastellata che la Capitale aspetta da tempo. Voltata la pagina della corruzione diffusa e delle infiltrazioni della malavita nelle istituzioni – almeno si spera – cresce invece l’insofferenza dei romani per i pessimi trasporti, la inconsistente raccolta dei rifiuti, l’assenza di manutenzione di strade e aree verdi, che documentano un’ inefficienza gestionale senza precedenti.
Per ridare fiducia non basta però che la sindaca, Virginia Raggi, corra qua e là per lanciare messaggi e ripetere promesse, cercando di rispondere agli input del vertice del M5s di stabilire una migliore empatia con la base sociale. Forse i romani avevano sperato in una sindaca in grado di coinvolgere e di farsi coinvolgere dalle risorse migliori della città, che hanno contributo al suo sviluppo e continuano a credere nel suo futuro. Sarebbero state lo scudo migliore alle critiche spesso facili e superficiali. Solo una visione politica di largo respiro potrebbe infatti rilanciare la credibilità della giunta grillina, tenuto conto che la normalizzazione delle finanze e dei servizi richiede competenze, ma soprattutto tempo e pazienza.
Silvia Venturini, terza generazione Fendi, “madre” della mitica borsa “Baguette”, in una recente intervista a “D La Repubblica” sfida indirettamente la Raggi ad avere una visione originale e politica della città che amministra. “So che vado controtendenza – rileva – ma sono convinta che questa è la città del futuro, ideale per i Millennial: incasinata, imperfetta, ma piena di stimoli, capace di regalare turbamento. I luoghi imperfetti mi inquietano. Non mi basta l’eleganza, voglio la generosità.”
Rimasta direttore creativo della maison anche dopo il passaggio della proprietà ai francesi, sottolinea che “Fendi” è Roma e non potrebbe essere in nessun altro posto. “Non è solo per la bellezza della città, gli incredibili stimoli che regala a ogni mente creativa, le emozioni che suscita, – afferma – ma anche perché qui la condivisione è arte: si vive nelle piazze, nelle strade, nel vociare della gente.” E ciò, più che gli ordini di Davide Casaleggio, dovrebbe stimolare Virginia Raggi a ritrovare lo slancio politico della sua campagna elettorale.