P.zza Farnese e P.zza del Popolo due luoghi simbolo della Capitale hanno dato spazio a due modi diversi di reagire dei romani di fronte all’atto di guerra e al massacro di Parigi ordito dal Califfato.Da un lato la processione silenziosa davanti alla sede dell’ambasciata francese in Piazza Farnese, dove sono stati deposti fiori e lumini e messaggi di dolore in diverse lingue e da persone di diverse etnie e religioni. Dall’altro in Piazza del Popolo bandiere e cori – la Marseilleise e i Fratelli d’Italia – intonati da una folla (non tanto numerosa) con gente di ogni età e la presenza di politici, come il Presidente della Regione Nicola Zingaretti, l’ex sindaco Ignazio Marino, il commissario del PD romano Metteo Orfini, il presidente della comunità Ebraica Riccardo Pacifici e da giornalisti e operatori tv, italiani e stranieri .Intanto a qualche centinaio di metri, a Palazzo Chigi, il Presidente del Consiglio , Matteo Renzi, incontrava i rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari , dicendosi sicuro che dell’Occidente e della libertà vinceranno perché sono ben più forti della barbarie. ‘’Ma la sfida – ha sottolineato – va vinta tutti insieme. E’ il tempo della responsabilità e di essere uniti.’’ Ma dopo il cordoglio e i richiami si attendono a breve anche nuove scelte a livello comunitario e internazionale, condivise da tutti i governi, che saranno decisive sulla difesa e alla sicurezza di Roma e delle altre capitali dell’Occidente, già minacciate, anche se non ancora da elementi concreti. (cls)
foto di p.zza Farnese: Agostino Fabio