Passa il Dl sicurezza al Senato, con qualche maldipancia

Maggioranza solida. Alla Camera permangono i dissapori sulla prescrizione

Il decreto sicurezza passa la prova della fiducia al Senato, sia pur con qualche mal di pancia dei grillini. I voti a favore sono stati 163, una maggioranza assolutamente ancora solida, senza i voti, come avevano annunciato da giorni, dei quattro senatori in dissenso con i contenuti del decreto: Gregorio De Falco, Elena Fattori, Matteo Mantero e Paola Nugnes. Ha fatto la stessa cosa, senza troppo clamore, la loro collega di gruppo Virginia La Mura, che però ha dato un segnale politico piuttosto chiaro pubblicando su Facebook una presa di posizione contro i condoni edilizi e a favore della demolizione delle costruzioni abusive. In più, risultano in congedo Mario Michele Giarrusso e Vittoria Bogo Deledda per motivi però di salute.

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, può dunque brindare : “Si rassegnino gli sciacalli – ha commentato – questo governo andrà avanti a lavorare per 5 anni”, perché “non è assolutamente a rischio, manterrà uno per uno tutti gli impegni presi con gli Italiani, punto. Con buon senso e umiltà, si risolve tutto”. Ma, nonostante lo stesso Salvini abbia ripetuto parole d’apprezzamento per Di Maio, (“Con lui ho sempre trovato l’accordo, ho lavorato benissimo”), alla Camera non si sono ancora del tutto risolte le questioni in sospeso sull’altro provvedimento ‘gemello’, quello sulla corruzione, nel quale i pentastellati voglio inserire le norme per interrompere i tempi di prescrizione dei processi dopo il I grado di giudizio.

 

La maggioranza, infatti, non avrebbe ancora, secondo quanto trapela, raggiunto l’accordo di merito su cosa scrivere rispetto alla prescrizione. Il M5s rinuncerebbe allora a dichiarare ammissibile l’emendamento già presentato sulla prescrizione; sarebbero però d’accordo nell’inserire il tema della prescrizione nel provvedimento in esame, che non riguarda direttamente la prescrizione, ma la corruzione. La Lega dovrebbe acconsentire a questa richiesta e, aggiunto questo tema (non senza una certa forzatura regolamentare) avranno il tempo di fare un accordo politico.

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