Pedonalizzazione e tram sul Lungotevere, aperture dal M5S

Come a Roma prima delle Olimpiadi del 1960. Stefàno a Radiocolonna conferma l'interesse per il progetto. L'incognita delle ricadute sul traffico

(archivio tramroma.com)

Ripristino della tratta tramviaria 23 Piramide-Risorgimento, pedonalizzazione parziale del Lungotevere – lato Ghetto – e spostamento delle auto, in ambo i sensi, sulla parte che costeggia Trastevere.

 

Solo una provocazione o il pretesto per ripensare il trasporto su ferro che attraversa il Centro Storico di Roma? A lanciare il sasso nello stagno della mobilità capitolina è Carlo Tortorelli, pendolare e blogger di Trenino Blu. La proposta, in apparenza fantascientifica, ha trovato un’apertura proprio da chi ha in mano le chiavi politiche e amministrative della città.

 

LE REAZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE RAGGI

 

Radiocolonna in esclusiva ha sentito sull’argomento Enrico Stefàno, presidente della Commissione Trasporti e dominus nel M5S romano sul tema del trasporto pubblico. Stefàno ha ammesso di non aver letto il progetto di Tortorelli ma s’è detto “assolutamente favorevole” all’idea di un tram che attraversi il lungotevere. Non solo. Il fedelissimo dell’assessora alla Mobilità Linda Meleo ha anche aperto alla possibilità di pedonalizzare la parte del ghetto e spostare la viabilità auto, in ambi i sensi, dalla parte di Trastevere in un’ipotesi definita “valutabile”.

 

IL PROGETTO

 

L’idea di Carlo Tortorelli si rifà alla viabilità del Lungotevere prima delle Olimpiadi del 1960. Il progetto ha preso spunto dall’intuizione felice, durante Capodanno, di chiudere il Lungotevere al traffico delle auto nel tratto compreso da Ponte Garibaldi a Ponte Sant’Angelo.

“Servirebbe comunque uno studio di fattibilità e al momento è una provocazione – precisa Tortorelli a Radiocolonna – in città come Firenze e Palermo i binari rifioriscono, qui siamo fermi da decenni”.

La “ri-tramviarizzazione” della linea 23 prevedrebbe un percorso di 8 km, di cui quattro proprio sul Lungotevere, con l’intenzione – sul lungo termine – di ripristinare le linee circolari e i tram turistici come nelle migliori esperienze europee.

la mappa del progetto di Tortorelli

Uno sprone al completamento della maglia tramviaria del Centro che include anche il vecchio progetto del tram Termini – Vaticano, lungo Via Nazionale e Corso Vittorio Emanuele.

 

I PROBLEMI

 

Le difficoltà non mancano e riguardano soprattutto questioni logistiche e legate al traffico. Quanti disagi al traffico causerebbe il blocco di una parte del lungotevere, visto che la mole delle auto in circolazione non è paragonabile a quella pre-1960? Un altro problema riguarda invece i tram, più nello specifico l’esigenza di acquistare nuovi convogli ad alta capacità e l’individuazione di nuovi depositi. “Purtroppo i sindaci hanno sempre bistrattato il tram come mezzo di trasporto – conclude Tortorelli – pensiamo solo al fatto che le ultime tre linee di nuova istituzione sono state il 3 nel 1975, il 2 nel 1990 e l’8 nel 1998”.

 

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