Per un romano su quattro a Roma c'è una pessima qualità di vita

Le indagini di Wikiroma

Per un romano su quattro la qualità della vita a Roma “è un disastro” ed “è impossibile viverci”, mentre solo il 5,1% ritiene “soddisfacente” la situazione della Capitale, e pensa “si esageri molto con le critiche”. È quanto emerge dall’indagine sull’opinione della popolazione sulla qualità della vita a Roma e sui temi centrali della città realizzata da Format Research per l’associazione Wikiroma, presentata ieri pomeriggio al Luiss EnLab di via Giolitti.

Secondo la ricerca, che ha interessato un campione significativo, di 1.000 persone, rappresentativo dei romani, complessivamente il 70% pensa che la città “abbia problemi più o meno gravi”, che rendono difficile viverci. Nello specifico, andando ad analizzare i dati sulle base del livello d’istruzione dei cittadini, il “peso” di vivere a Roma si dimostra “particolarmente gravoso” per la fascia con il più basso livello: per il 41,8% di coloro che non hanno nessun titolo di studio “Roma è un disastro”, mentre solo l’8,5% dei laureati la pensa alla stessa maniera. Più negativi, poi, i giudizi delle donne rispetto agli uomini sulla situazione della Città Eterna: per il 26% (rispetto al 23,6% maschile) la Capitale “è un disastro”, e per il 43,4% (rispetto al 41,9%), “ha dei problemi che rendono molto difficile viverci”. 

E’ la sporcizia, segnalata come prima criticità da affrontare da un romano su quattro, il problema più grande di Roma, seguita dal mancato rispetto delle regole e dalla corruzione.

 I romani sembrano poco entusiasti di fronte all’idea di creare Comuni metropolitani. Per il 41% di loro, infatti, è “cattiva”, e per il 29,9% “debole”, l’ipotesi di suddividere Roma in 20 comuni con sindaci indipendenti e con pieni poteri – ad esempio Roma-Eur, Roma-Tiburtina, Roma-Parioli – lasciando al Campidoglio solo compiti di guida e di programmazione. Una proposta giudicata invece “buona” dal 23,5% e ottima solo dal 5,6%.

Sei romani su dieci pensano di votare alle elezioni comunali della Capitale in programma il 5 giugno: la metà (31,1%) ha deciso per chi votare, mentre l’altra metà (31,8%) è ancora indecisa sul nome. Il 37,1% dei romani, invece, non pensa di andare alle urne. Al 3 maggio, data del rapporto, la stima dell’affluenza alle urne è pari dunque al 62,9% degli aventi diritto al voto. Nel corso delle passate consultazioni amministrative del 2013 l’affluenza al voto è stata pari al 52,8%. (Fonte Omniroma)

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