Piazza Cairoli, quando i detenuti tutelano verde e decoro

Un’iniziativa dell’assessorato all’Ambiente e del I Municipio

Piazza Cairoli, angolo verde compreso tra il Ghetto e Via dei Giubbonari, cuore del centro storico di Roma. E’ qui che è stato inaugurato un progetto sperimentale di due anni dove detenuti e soggetti che hanno subito condanne penali tuteleranno il verde e il decoro della piazza. L’iniziativa è stata fortemente voluta dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma e dal I Municipio, rappresentati quest’oggi dall’Assessore Estella Marino e dalla Presidente Alfonsi. Un percorso che tutelerà il verde ed eviterà che la piazza sia tenuta in ostaggio da giacigli e sporcizia dilagante. Un lavoro di integrazione all’azione svolta quotidianamente da AMA e Polizia Roma Capitale che oggi sarà sostenuta anche dall’attività di detenuti che hanno deciso di commutare la propria pena in lavori socialmente utili. “Piazza Cairoli ha bisogno di una manutenzione straordinaria – ha dichiarato a Radicolonna Estella Marino – sia per la sua esposizione che per gli usi impropri che subisce”. Una cura del territorio da incrementare dopo il blocco degli appalti del verde pubblico e una manutenzione ordinaria che, assicura l’Assessore, “verrà ripristinata a breve”. Quattro operatori, sette giorni su sette, garantiranno pulizia, smaltimento dei rifiuti e stralcio dell’erba. Si tratta si soggetti che hanno subito una pena edittale breve e senza altri precedenti penali. Un uso alternativo della pena che soddisfa le esigenze di riscatto sociale dei volontari e quelle gestionali dell’amministrazione comunale, intenta a sfoltire la giungla degli appalti con inevitabili ricadute sulla pulizia e il decoro urbano. “Il nostro scopo è ridare dignità alla piazza – ha proseguito la Marino – il che significa prima ridefinire il controllo quotidiano per poi affrontare azioni di riqualificazione. Senza il presidio temo che le azioni di miglioramento durerebbero poco”. A partire da settembre Piazza Cairoli sarà animata da eventi ludici e culturali. Un modo per sottolineare come presidiare un luogo storico non significhi solo riempirlo di forze dell’ordine ma farlo vivere alla cittadinanza grazie al decoro e a iniziative di livello. (G.D.S.)

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