Un’ondata di calore mai vista in nove città italiane, comprese le laziali Frosinone, Rieti e Roma. Un bollettino del Ministero della Salute che ha parlato di “condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e non solo sui sottogruppi a rischio come anziani, bambini molto piccoli e persone affette da malattie croniche”.
E invece no, nuvole, pioggia e venticello stanno facendo da sfondo a un’atipica giornata estiva romana. Nato come il giorno in cui il caldo avrebbe creato danni alla salute di romani e turisti, questo 27 giugno verrà ricordato come il mercoledì che ha fatto respirare Roma dopo settimane di canicola insopportabile. Un dì di pioggia che riapre il dibattito sull’attendibilità di bollini meteorologici – spesso apocalittici – che invece si sciolgono in rivoli e pozzanghere. Pozze che, nelle attese, sarebbero dovute essere conche aride e secche.
In attesa del prossimo abbaglio, i romani potranno godersi questo stacco da un’estate che è partita troppo in fretta.