Politica centrosinistra: è l’ora dei “civici”, amministratori e professionisti

L’assessore Grandi Eventi, Sport e Turismo di Roma Alessandro Onorato e l’ex direttore dell’Agenzia delle Entrare, Ernesto Maria Ruffini, impegnati a organizzare listoni e movimenti per rafforzare l’alternativa alla destra

Da un lato la società di oggi rende tutti ’numeri’, ’consumatori’ o ’followers’’, invece abbiamo bisogno di persone consapevoli, capaci di volere fare la differenza. Dall’altro la politica, per confrontarsi anche con quella metà di Paese che ha rinunciato a credervi, deve offrire risposte e disegnare prospettive e tornare ad ascoltare le domande che si alzano dalla società.

Due personalità che si sono distinte sul fronte istituzionale, come l’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda capitolino, Alessandro Onorato e l’ ex direttore per anni dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, credono nella possibilità si rafforzare il fronte dell’opposizione di centrosinistra all’attuale maggioranza governativa di destracentro, La loro formula è quella di alimentare l’apporto dei cosiddetti ‘’civici’’, ossia dei sottoscrittori delle liste civiche.

In particolare Onorato, quarantenne, imprenditore nel settore della ristorazione, già organizzatore della lista civica che ha sostenuto col 5 per cento il sindaco Roberto Gualtieri, ha riunito a Roma oltre 1000 persone, giovani amministratori da nord a sud, per avviare un percorso finalizzato a riunire le liste civiche e trasformare il ‘buon governo locale’ in un progetto nazionale: una lista civica per il Paese.

Mentre Ruffini, cinquantenne, autore del libro che presentato recentemente, “Più uno. La politica dell’uguaglianza”, sulla pagina internet www.piu.uno invita tutte le persone,  che credono che sia ancora possibile scrivere insieme il futuro del paese senza stare ad aspettarlo, a formare dei ’Comitati Più Uno’: spazi autonomi di discussione e di partecipazione politica. ‘’ Nei primi giorni – informa – sono stati già aperti comitati in tutte le regioni’’.

L’iniziativa di Onorato si riferisce principalmente alla nuova generazione di giovani amministratori, molti under 40, con un programma che viene dal confrontarsi ogni giorno con i problemi dei cittadini. ‘’ Noi abbiamo una palestra – afferma – in cui siamo cresciuti che sono le nostre città, in cui siamo abituati a far seguire i fatti alle promesse. Questo avviene a Roma, a Milano, Napoli, Firenze ma anche nelle piccole città. Queste esperienze devono unirsi in progetto comune. Oggi abbiamo riunito 20 città, tra un mese saranno 100 magari tra due mesi 1000”

All’incontro, promosso giovedì 26 giugno u.s., dall’assessore capitolino in un grande albergo romano, in prima fila c’erano il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il dem Claudio Mancini, Raffaele Ranucci, Enrico Gasbarra. Da altre città sono intervenuti Martina Riva, assessore allo Sport, Turismo e Politiche Giovanili del Comune di Milano a Emmanuel Conte, assessore al Bilancio e Patrimonio del Comune di Milano; da Jacopo Vicini, assessore alle Attività Produttive e al Turismo di Firenze a Marco Semplici, Lista Civica Firenze; da Fulvio Fucito, capogruppo Lista Civica Manfredi Sindaco a Graziano Milia, sindaco civico di Quartu Sant’Elena fino a Francesco Trasatti, presidente del consiglio comunale di Fermo, oltre a Giorgio Trabucco, capogruppo della lista civica di Roma e Raffaele Ranucci, ispiratore della lista civica di Roma.

Presente anche Lidia Borzì, presidente del Forum delle associazioni familiari del Lazio. All’incontro hanno anche partecipato con un videomessaggio alcuni personaggi dello spettacolo, dello sport e della musica italiana e internazionale. A partire da Achille Lauro, Pierpaolo Piccioli, direttore creativo di Balenciaga ed ex di Valentino, il campione mondiale di kickboxing, Mattia Faraoni e l’attore romano Alessandro Roja.

“In democrazia la politica – rileva Ruffini presentando il suo libro – è il campo di tutti. Invece, se il campo si restringe – e si è ristretto purtroppo in tutto l’Occidente – la politica diventa gestione opaca del potere. La buona politica si nutre proprio dell’impegno a coinvolgere anche chi non c’è. Per confrontarsi anche con quella metà di Paese che ha rinunciato a credere che la politica possa offrire risposte e disegnare prospettive’’.

ll titolo del suo libro ‘’Più uno’’ vuole evidenziare che siamo tutti insostituibili. Ognuno di noi – sottolinea – è una tessera di quel grande mosaico che rappresenta la nostra comunità. Lo dico con una parola: esserci. Esserci può fare davvero la differenza. In un momento in cui la storia sta cambiando, in cui perdiamo i punti di riferimento a cui eravamo abituati, le nostre certezze e ciò che ci faceva sentire sicuri, esserci è la risposta! Ognuno con la sua libertà, la sua storia, la sua diversità. Per cambiare la politica e la sua ’narrazione polarizzata’, per costruire insieme agli altri le risposte che servono al nostro futuro”

 

 

 

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