“Come Anci (Associazione Nazionale Comuni italiani) stiamo riscontrando forte preoccupazione da parte di alcuni Comuni nei quali si stanno avviando sperimentazioni per la consegna della corrispondenza a giorni alterni”.
E’ quanto afferma in una nota Roberto Pella, vicepresidente Anci.
“Prendiamo atto dell’obiettivo di razionalizzazione degli uffici postali – aggiunge – ma occorre valutare sotto ogni aspetto le ripercussioni sulla cittadinanza. Come già avvenuto lo scorso anno, in occasione del lungo confronto tra Anci e Poste per la chiusura degli uffici postali – sottolinea Pella – l’associazione continua a sostenere il metodo dell’ascolto e della concertazione con gli amministratori locali interessati prima di operare scelte che incidono direttamente sul cittadino”.
“Questa è la condizione necessaria che potrà comportare il minimo disagio possibile sul territorio a fronte di politiche di razionalizzazione così importanti.
Tutto ciò, ricordando inoltre anche la direttiva europea che afferma la garanzia del recapito postale per almeno 5 giorni a settimana e derogabile solo in presenza di ‘circostanze o condizioni geografiche eccezionali’, nella convinzione – conclude il vicepresidente Anci – che si possa arrivare a soluzioni migliori e maggiormente condivise anche grazie alle proposte ed alle soluzioni alternative avanzate anche in altre occasioni dagli amministratori locali’”.