Un’edizione dedicata agli insegnamenti della storia per evitare gli errori del passato. Si è aperto con questa prerogativa il PREMIO ANIMA 2015, il riconoscimento – promosso da Unindustria – che dal 2002 valorizza le personalità del mondo della cultura che hanno contribuito alla formazione di una coscienza etica nell’opinione pubblica e nella classe imprenditoriale. Un premio diretto dal presidente di BNL Luigi Abete e da Sabrina Florio, manager farmaceutica e presidente di Anima, presentato nella splendida cornice della Terrazza Caffarelli in Campidoglio. Presenti in sala anche Maurizio Stirpe, presidente di Unindustria, gli assessori capitolini Marinelli e Di Liegro e Guido Fabiani, assessore regionale allo sviluppo economico. Vince la categoria CINEMA il film “Senza Nessuna Pietà” di Michele Alhaique, con Pierfrancesco Favino, Ninetto Davoli e Greta Scarano che ha ritirato il premio assieme al produttore Maurizio Piazza, premiati proprio da Fabiani. “Il cinema è il fiore all’occhiello della nostra regione – ha dichiarato l’assessore – utilizzeremo fondi europei per finanziarlo e valorizzarlo ulteriormente”.
Si aggiudica il Premio Anima per la fotografia Alex Masi, il giovane fotografo che ha documentato la povertà e le disparità sociali in India, Afghanistan e Iraq. L’ambitissimo premio giornalistico è stato invece conferito alla neo presidente della Rai Monica Maggioni per la sobrietà e la correttezza con cui ha svolto la professione sino alla direzione di Rai News 24. “Il nostro sguardo sull’immigrazione mantiene sempre una distanza di sicurezza – ha affermato la presidente – ma oggi noi tutti non possiamo più ritenerci estranei a certe dinamiche”. All’ex direttore di Lotta Continua Enrico Deaglio è andato il premio letterario per il romanzo “Storia vera e terribile tra Sicilia e America”. E se Neri Marcorè e Luca Barbarossa si sono aggiudicati il premio musicale, quello della categoria TEATRO è andato a Pietro Maccarinelli, regista de “L’esposizione universale”, premiato da Giovanna Marinelli che ha ribadito l’importanza del teatro contemporaneo, “una chiave per leggere il presente”. Un oscar dell’accoglienza rappresentato da due mani giunte, in bronzo, che accolgono cibo, acqua speranza. L’artista è il romeno Dumitru Guita, scultore e artigiano che ha trovato in Italia fortuna e integrazione. “In economia c’è crescita solo dove c’è inclusione – ha confidato Abete ai presenti – bisogna far capire anche a chi ha meno sensibilità sociale che l’inclusione non solo è giusta, ma conviene”. (gds)