Taxi, stop protesta, riprende il servizio a Roma e Fiumicino

Ancora polemiche sulla Raggi, scesa in strada per dare sostegno ai rivoltosi. Ma la sindaca precisa: "No alla protesta". Dalla maggioranza delle sigle via libera all'accordo

Manifestazione ambulanti e tassisti

Torna il sereno dopo la tempesta. Dopo 6 giorni di fermo, è ripreso il servizio taxi a Roma. Ieri sera, dopo un’assemblea fiume tra i sindacati e il ministro Delrio, i tassisti hanno abbandonato la protesta presso la sede del Ministero dei Trasporti e sono tornati regolarmente al lavoro.

L’accordo sottoscritto al ministero è stato sottoscritto dalla maggioranza delle sigle sindacali presenti al ministero, anche se l’Ugl ha parlato di “trappolone”. Sarebbero infatti in corso verifiche sugli aspetti legali.

Stessa situazione di Roma anche all’aeroporto di Fiumicino. Le auto bianche stazionano regolarmente negli stalli predisposti nelle aree arrivi dei terminal per il prelevamento dei passeggeri. Durante i giorni di sospensione del servizio, oltre che ai treni ed i pullman di linea, navette gratuite messe a disposizione da Adr hanno permesso il trasferimento dei viaggiatori verso Roma.

La sindaca Virginia Raggi ha fatto un parziale dietrofront rispetto alle parole di ieri. “Manifestare è un diritto, usare la forza è inaccettabile. Al fianco di chi protesta civilmente. Ferma condanna verso chi ricorre alla violenza”, ha detto Raggi su twitter.

Nessuna condanna però per le modalità con cui è stata indetta la protesta, a cominciare dalle regole per indire uno sciopero che non sono state rispettate. Ora si attende un pronunciamento della relativa Commissione.

Tutte e 21 le sigle sindacali dei tassisti presenti al tavolo del governo si sono riunite nella sede del ‘3570’ di Casal Lombroso in mattinata. “E’ stato fatto un passo in avanti – ha spiegato Nicola Di Giacobbe, rappresentante nazionale di Unica Taxi Cgil – sono state create le premesse per riparare i danni dell’emendamento Lanzillotta”.

 

 

 

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