La caserma del reggimento dei corazzieri, uno dei gioielli del Quirinale, apre le porte ai visitatori. “Uno scrigno di storia, di valori, tradizione e innovazione”, dice il comandante del reggimento, colonnello Alessandro Casarsa.
Il percorso offre la visione di cimeli di un corpo che ebbe il battesimo di fuoco in una delle più importanti battaglie della storia moderna, quella di San Quintino. Corazze, alabarde, selle, la bandiera fatta tessere da Carlo Alberto in persona nel 1848, e che per prima univa il tricolore allo stemma dei Savoia. E tanta cronaca, le fotografie con dedica di papa Francesco e di papa Ratzinger, le lettere di congratulazioni dei presidenti che questo reggimento hanno stimato e valorizzato fin dall’inizio della Repubblica.
Al piano terra, in un ex monastero di suore cistercensi, ecco i cavalli. Di razza irlandese. Vivono in eleganti box di legno e ferro battuto che i corazzieri stessi hanno avuto cura di fabbricare. A fianco, la grande sala di oltre mille metri quadrati con il pavimento coperto di sabbia dove si allenano anche al ritmo di musica classica.
Prenotazioni sul sito http://palazzo.quirinale.it. (g.f.)