Raggi assolta, ora via alla fase 2 del governo cittadino

Depotenziato il referendum Atac. Verso un rimpasto di giunta?

Virginia Raggi è stata assolta dall’accusa di aver mentito riguardo la nomina del fratello del suo ‘consigliere’ principale nei primi tempi del suo mandato, Raffaele Marra. Certamente Raggi si era circondata, a causa dell’inesperienza, di  figure opache, ma perlomeno esce pulita dal procedimento giudiziario, ed i romani, di qualunque orientamento, possono essere soddisfatti per avere una sindaca quantomeno onesta.

E’ una sentenza politicamente rilevante: una condanna avrebbe riscritto la storia di un movimento polico che ha iniziato la sua scalata al governo proprio conquistando la Capitale (e Torino, dove un’altra sindaca è politicamente in difficoltà sulla Tav). Si evita tutta una fase di incertezze e un appuntamento elettorale denso di incognite per i pentastellati. E se domani il referendum Atac dovesse concludersi con la vittoria dei ‘sì’, certamente non sarebbe una grande preoccupazione per la Sindaca. Se, invece, come più probabile, non si riuscisse a raggiungere il quorum del 33 per cento degli aventi diritto, allora per Raggi sarebbe un week end da incorniciare.

Raggi può dunque passare alla fase 2 del suo governo: una cosa di cui la capitale ha un gran bisogno. Ha la serenità necessaria per governare e anche per liberarsi di eventuali impedimenti. La sindaca non reca certo la responsabilità di tutti i mali di Roma, ma ora può affrontare con più energia la seconda metà della consiliatura. Già si parla di rimpasto, di cambiare qualche assessore. Se necessario per dare nuovo impulso all’attività di governo, ben venga. Sono molte le cosa da fare per Roma, moltissime.

 

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