La sindaca Virginia Raggi si difende dalle accuse di chi dice che il Comune di Roma sta sottovalutando l’emergenza Rifiuti. “Stiamo lavorando da tempo e senza sosta per superare e trovare una soluzione ai tanti problemi che ci sono”, dice Raggi.
Per la sindaca, “in queste ultime settimane Ama ha organizzato squadre speciali per potenziare la raccolta della differenziata e per pulire e sanificare i cassonetti. Finora sono stati puliti più di 55mila cassonetti. E continueremo a farlo in tutta la città. Ama sta recuperando circa 15 giorni di stop tra la fine di maggio e l’inizio di giugno determinati dalla mancanza di siti dove portare i rifiuti a smaltire”.
La sindaca afferma che “una delle accuse che ci vengono rivolte è: non eravate preparati al fatto che gli impianti di Malagrotta sarebbero andati in manutenzione e quindi avrebbero accolto meno rifiuti. Falso! Ci siamo mossi molto prima e tempestivamente per trovare soluzioni alternative, coinvolgendo tutti gli attori coinvolti”.
Ed ancora: “Abbiamo chiesto ad aprile scorso la convocazione di un vertice in Prefettura nel quale Ama ha chiesto che le 500 tonnellate al giorno di rifiuti – che non sarebbero più potute essere trattate nei Tmb di Malagrotta per lavori di manutenzione – fossero ridistribuite”.
Ma la sindaca fa anche il punto sulle opere da poco messe in campo. “Abbiamo riconvocato il tavolo in Campidoglio dove si è trovata una soluzione con tanto di indicazioni regionali per la ridistribuzione dei rifiuti in altri impianti sostitutivi. I ritardi poi ci sono stati perché un privato , Colari, ha tenuto le quote di riassegnazione per 10 giorni e non ha liberato i flussi. Tradotto: per chi non ha rispettato gli accordi e i patti presi 35mila cassonetti non svuotati a giugno. Un disagio di cui stiamo pagando le conseguenze ancora oggi”.
Da oltre 10 giorni il ciclo è ripartito, afferma Raggi, e questo perché “l’impianto di S. Vittore, liberatosi definitivamente dai conferimenti da parte di Malagrotta, ha iniziato a ricevere i rifiuti da AMA e da altri fornitori che, quindi, stanno lavorando ben oltre i ritmi ordinari per recuperare il fermo di circa 15 giorni”
Poi un accusa a Zingaretti: “Al di là delle responsabilità per il piano rifiuti regionale che manca dal 2013, o delle recriminazioni legate al fatto, innegabile, che AMA non ha attualmente altri impianti se non il TMB di Rocca Cencia e il tritovagliatore di Ostia, adesso è il momento di trovare soluzioni. E noi, Roma Capitale e AMA, ce la stiamo mettendo tutta per reperire spazi e capienze e non far subire ai romani le conseguenze di un sistema impiantistico fragile che rischia di andare in crisi per ogni evento (ordinario o straordinario) che inevitabilmente può verificarsi lungo il percorso”.
Ma Raggi sembra alzare le mani per quanto riguarda le soluzioni definitive. “Non è questo il momento di parlare delle soluzioni di medio e lungo termine per migliorare il ciclo dei rifiuti di Roma del Lazio, non è questo il momento delle accuse a chi doveva fare e non ha fatto. Questo è il momento di lavorare insieme per superare una difficoltà e ripulire la città”.