La sindaca di Roma Virginia Raggi sarà testimone della difesa del suo ex capo del personale e braccio destro, Raffaele Marra, a processo per corruzione in concorso con il costruttore romano Sergio Scarpellini. I giudici della seconda sezione penale hanno ammesso dieci testi per ciascuno dei due imputati. E quindi, tra questi, ci sarà anche Raggi, che sarà in aula il 30 giugno.
“Il dovere di testimonianza è previsto dal codice e quindi andrò lì come previsto dalla legge”, ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, a margine di un convegno “Co2 Free” ai ai cronisti (ecco il video https://youtu.be/qAkh025y3dk ) che le chiedevano se si dimetterà nel caso di rinvio a giudizio per la vicenda Marra, ha risposto: “Stiamo parlando in questo momento di una cosa che non è attuale e comunque direi di no”.
Respinta anche l’istanza delle difese che ritenevano non si potesse procedere col rito immediato per via di una serie di lacune nel fascicolo del pubblico ministero. I giudici hanno detto di no: si procederà con l’immediato quindi. Il processo entrerà del vivo già dalla prossima udienza, fissata per il 20 giugno.
“Noi non vogliamo fare processi politici. La sindaca Virginia Raggi, datore di lavoro di Raffaele Marra, può aiutarci a dimostrare come il rapporto tra il nostro assistito e Scarpellini sia stato sempre corretto e trasparente, ossia privo di pressioni a beneficio dell’immobiliarista”. Con queste parole la difesa dell’ex capo del Personale del Campidoglio, gli avvocati Francesco Scacchi e Fabrizio Merluzzi, spiegano i motivi della citazione come testimone della sindaca di Roma.
“Non conosciamo le chat intercettate – è la versione dei due avvocati – ma immaginiamo che ci fosse confidenza tra la sindaca e Marra. Vediamo se da queste conversazioni emerge che Marra ha fatto con lei il nome di Scarpellini“.
Virginia Raggi è indicata nella lista testi della difesa Marra, ma il tribunale dovrà stabilire in che veste sentirla
essendo indagata in un procedimento collegato, quello sulle nomine di alcuni dirigenti del Campidoglio, tra cui il fratello dello stesso Marra. Nell’eventualità che la sindaca venga configurata come testimone indagata in procedimento connesso dovrebbe presentarsi in aula con l’assistenza di un avvocato ed a quel punto potrebbe anche avvalersi della facoltà di non rispondere”.