Chiunque, tra i 18 e i 28 anni, richieda il reddito di cittadinanza deve svolgere un anno di servizio civile obbligatorio. Lo prevede un emendamento al decretone presentato dalla Lega in commissione al Senato. La norma, scrive l’Huffington Post, se venisse recepita, si applicherebbe a chi non abbia già svolto il servizio civile universale e richiederebbe una “presenza media settimanale di 25 ore”. La gestione viene delegata dal dipartimento per i Giovani alle Regioni, mentre ai centri per l’impiego spetta il controllo.
La Lega, prosegue il quotidiano, propone anche in una serie di emendamenti lo scorporo della pensione di invalidità dall’Isee; aumenti dei coefficienti per le famiglie numerose e per i disabili; pensione di cittadinanza estesa anche ad anziani che vivono con disabili; facoltà della persona con disabilità di sottoscrivere il patto per il lavoro; corsia preferenziale per chi ha familiari disabili di un posto di lavoro vicino casa; obbligo per l’azienda beneficiaria del reddito di rispettare la legge per l’inserimento lavorativo dei disabili; inserimento nel comitato di indirizzo e vigilanza dell’Inps delle rappresentanze delle associazioni disabili.
Gli emendamenti si completano con paletti “Anti divano” e stretta sugli stranieri. Diventa necessario che, per beneficiare del reddito, almeno uno dei componenti del nucleo familiare “abbia corrisposto, nei dieci anni precedenti, imposte e contributi da lavoro, in un qualsiasi importo e per almeno 24 mesi, anche non continuativi”. Un altro emendamento chiede che ogni mese arrivi all’Inps l’attestato dell’adempimento degli obblighi prima dell’accredito mensile del reddito. Per limitare il numero di stranieri che possono accedere al Reddito, nelle proposte del carroccio c’è anche quella che esclude la possibilità che basti la presenza di un familiare in possesso di un permesso di soggiorno. Un altro emendamento stabilisce l’obbligo di certificazione, tradotta in italiano, della composizione del nucleo.
I 5 stelle, dal canto loro, hanno presentato un emendamento in cui si prevede di aumentare i parametri per ottenere il reddito di cittadinanza per favorire le famiglie con figli minorenni e quelle con disabili. Attualmente il parametro è pari ad 1 per il primo componente del nucleo familiare ed è incrementato di 0,4 per ogni ulteriore componente di età maggiore di anni 18 e di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2,1. Con un primo emendamento si propone di ampliare il parametro “di 0,3 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2,5” e con un secondo di incrementarlo “di 0,5 per ogni ulteriore componente con disabilità di età maggiore di anni 18 e di 0,3 per ogni ulteriore componente con disabilità minorenne”. Il beneficio massimo del reddito di cittadinanza potrebbe arrivare a 1.530 euro al mese, se venisse accolto l’emendamento.
I grillini in un emendamento prevedono di consentire l’accesso al riscatto degli anni di laurea a condizioni agevolate, per gli under 50, anche se il servizio civile o militare non sia stato effettuato tutto dopo il primo gennaio 1996. La proposta di modifica prevede che “siano esclusi dal computo i contributi figurativi relativi al servizio militare di leva o al servizio civile conseguiti anteriormente al 1 gennaio 1996”. In questo modo si punta a fare in modo che il diritto non decada per il solo fatto che il lavoratore si trovi a essere stato posto dall’Inps in regime misto proprio a seguito del riscatto dell’anno di Servizio civile/militare. Ovvero che questa possibilità non decada se i contributi non figurativi (da lavoro) siano stati tutti versati nel periodo di regime contributivo, quindi successivamente al 31 dicembre 1995. Il lavoratore non si troverà quindi a perdere il diritto all’agevolazione per il solo fatto di avere effettuato il servizio civile precedentemente al 01 gennaio 1996 (o parzialmente in precedenza).