I vecchi e inutilizzati manufatti agricoli del Lazio potranno essere demoliti e ricostruiti per ospitare attività compatibili con la ‘terra’, come agriturismi, attività di vendita dei prodotti, ristorazione e degustazioni, ma anche attività didattiche, sociali, ricreative e terapeutico-riabilitative. Lo prevede il regolamento attuativo sulla multifunzionalità rurale nel Lazio, presentato dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Il regolamento, legato alla legge sul nuovo Piano casa, pone comunque diversi paletti: il primo é che nell’operazione di demolizione-ricostruzione non sono previsti premi di cubatura, e c’é l’obbligo di mantenere per sempre la destinazione agricola. Inoltre il 90 per cento del territorio aziendale deve essere destinato all’attività agricola e i prodotti eventualmente smerciati o lavorati devono provenire per il 50 per cento o dall’azienda stessa o da altre aziende agricole del Lazio. Obiettivi della Regione: creare nuovi posti di lavoro, avviare la riqualificazione edilizia degli insediamenti e dei manufatti rurali e, soprattutto, mettere fine all’espansione edilizia nell’Agro Romano, e in particolare a Roma Capitale il più grande Comune agricolo d’Europa con 52 mila ettari di terre agricole che rappresentano il 30% dell’intero territorio comunale. (G.I.)