Cento milioni di euro messi a disposizione dal governo per rilanciare lo sport nelle periferie italiane. Oltre 180 interventi approvati con picchi in tre regioni del Sud Italia: Calabria (34), Sicilia (22) e Campania (19). E’ stato un piano corposo quello presentato questa mattina a Palazzo Chigi dal premier Matteo Renzi e dal presidente del CONI Giovanni Malagò. Il resoconto sul piano nazionale di rilancio dell’impiantistica sportiva italiana è stato esposto in un clima cordiale e amichevole. Una testimonianza di come le frizioni istituzionali del CONI – impersonificato nel suo presidente – riguardino solo il Comune di Roma e Virginia Raggi. “Ho sentito dire che la Raggi dopo il NO vorrebbe lo stesso i soldi per Roma – ha ironizzato Renzi – girerò la richiesta al CIO di destinare i soldi per Parigi, Los Angeles o Budapest alla Capitale”.
Il piano governativo consentirà anche numerosi interventi nel Lazio, soprattutto nelle zone funestate dal sisma estivo nel Centro Italia: quasi 500mila euro per la ricostruzione degli impianti sportivi ad Amatrice e Accumuli. La presentazione del piano è andata a pari passo con le frecciatine dei due verso l’amministrazione capitolina e la sua decisione di dire NO alle Olimpiadi di Roma 2024. Una scelta politica che “ ha tarpato le ali al sogno dei bambini che speravano di competere a Roma 2024. MA CIò non toglierà niente alla nostra energia e alla nostra determinazione per continuare a dare a quei bambini il diritto di mettersi in gioco” secondo Renzi.
Il padrone di casa ha anche ammesso – con un po’ di amarezza – che nel giorno del piano “Sport e Periferie” a sorridere sono soprattutto i sobborghi parigini e californiani, ovvero quelli che avranno la possibilità di riscattarsi socialmente grazie alle Olimpiadi del 2024 (Giacomo Di Stefano – foto OMNIROMA)