Mauro Evangelisti per Il Messaggero Roma
Roma piena di turisti, ma a rischio caos rifiuti. L’assessore alla Sostenibilità ambientali, Pinuccia Montanari, però ribatte: «Vedrete, la situazione sta migliorando. Comunque restiamo in città a vigilare perché tutto vada per il meglio». Eppure, c’è uno scenario che preoccupa: cassonetti colmi di rifiuti e spazzatura sui marciapiedi in vari quartieri a macchia di leopardo; impianto di trattamento di via Salaria che sta esplodendo, in un mese ha lavorato 15 mila tonnellate di rifiuti per sopperire alla frenata degli impianti di Colari; rivolta nel III Municipio, a guida 5 Stelle, dove ha sede l’impianto che, a detta di tutti, sta emettendo cattivo odore insopportabile fino a Villa Spada e Fidene: qui anche l’assessore all’Ambiente della giunta grillina. Mimmo D’Orazio, parla di «impianto al collasso», «situazione disastrosa», «file di compattatori».
Non basta? In Ama c’è l’allarme per la manutenzione dei mezzi, dalle spazzatrici ai camion della raccolta, ce n’è almeno uno su tre fermo e inutilizzabile; infine, preoccupazione perché tra Pasqua e primo maggio, con una raffica di giorni festivi uno dopo l’altro, e dunque solo il 25 per cento del personale in servizio, la situazione potrebbe precipitare. Tutti questi elementi spiegano perché per l’assessorato all’Ambiente di Roma Capitale e per l’Ama questa è una Pasqua in prima linea.
La nomina del commissario prefettizio che governa i tmb di Colari rappresenta un aiuto, ma servirà tempo prima di vedere i benefici. Per questo il direttore generale dell’Ama, Stefano Bina, ha deciso di aumentare i numeri di operatori in servizio nei giorni festivi: si stanno cercando volontari che accettino di lavorare a Pasqua, Pasquetta, il 25 aprile e il primo maggio, ma se non saranno sufficienti si procederà – cosa mai successa in precedenza – a una sorta di cooptazione, che significa richiamare in servizio forzatamente gli operatori necessari. Ma ciò che rischia di sfuggire di mano è il caso di via Salaria, perché la situazione di disagio che stanno vivendo i cittadini con il Tmb di Ama sotto stress, sta causando molto imbarazzo nella giunta a 5 Stelle del III Municipio.
Ieri sera il cattivo odore era insopportabile e una cittadina ha chiamato il 112. Ospite del tg di Teleroma 56, ieri sera l’assessore all’Ambiente, Pinuccia Montanari, ha assicurato, rispondendo ai comitati di quartiere che dicono «non possiamo aspettare il 2019 per la chiusura dell’impianto»: «Faremo di tutto per chiudere prima di quella data questo impianto, forse nel 2018, sono pronta a dialogare con i cittadini».
La Montanari non si è sbilanciata, ma ha ribadito che con l’applicazione del piano dei rifiuti (anzi del materiale post consumo come preferisce definirlo), la diminuzione della produzione della spazzatura e l’aumento della differenziata, dei due tmb di Ama si potrà fare a meno. Altro fronte: la Caporetto dei mezzi perché la manutenzione è al palo. Ieri Natale Di Cola, Cgil Funzione pubblica, ha spiegato: «Stiamo registrando una fervente attività del management di Ama sulle officine e sul parco mezzi. Qualcosa si sta muovendo. Non basta però mettere in strada più mezzi se gli impianti sono sempre sovraccarichi (vedi il Tmb Salario, di nuovo al limite). Bisognerebbe avere il coraggio di ammettere le difficoltà, basta mettere la polvere – anzi i rifiuti – sotto il tappeto».