Rifiuti, a Roma costano il 44% in più della media nazionale

Oltre 260 euro per ogni residente contro i 186 nel resto d'Italia

Se si parla di rifiuti Roma è davvero ladrona. Può infatti una capitale europea avere un costo di raccolta e smaltimento maggiorato del 44% rispetto alla media nazionale? Se la metropoli in questione è Roma, la risposta è sì. Chiunque avesse voglia di leggersi il contratto di servizio stipulato nel 2015 tra l’allora giunta Marino e Ama, della durata complessiva di 15 anni, potrà accorgersi di un dato. e cioè che a Roma il costo procapite annuo per la gestione dei rifiuti, inteso come l’intero ciclo che va dalla raccolta allo smaltimento è pari a 260,2 euro. Un dato che cozza contro la media nazionale, ferma a 186,6 euro.

 

In buona  sostanza a Roma si paga oltre il 40% in più sul resto d’Italia per avere i risultati che tutti conoscono.  A pesare sarebbero soprattutto i cosiddetti “extracosti”, ovvero quella spesa aggiuntiva, circa una quarantina di milioni all’anno (16 euro procapite) causata da due variabili principali: i cortei e i turisti. Sia i primi sia i secondi, specifica il documento, aumentano il carico di lavoro dei netturbini rispetto a una normale metropoli. Ma anche sottraendo itale somma, il costo procapite scenderebbe a 245 euro, ben al di sopra della media. (G.Z.) 

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014