È un ritornello trito e ritrito: se a Roma la raccolta dei rifiuti è oggettivamente – per usare un eufemismo – carente, la colpa è dei lavoratori dell’Ama, che sono incapaci di svolgere al meglio le loro funzioni. Il problema è che questa filastrocca è falsa. Per carità, ci saranno sicuramente degli operatori ecologici che non sono tra i più attenti e scrupolosi, ma questo succede in qualsiasi luogo di lavoro. Il punto è che i romani per primi dovrebbero iniziare a farsi un esame di coscienza: perché se qualcuno getta per strada materassi, forni, frigoriferi, giochi per bambini, invece che recarsi in una delle aree ecologiche gratuite, forse l’errore è suo, non dell’azienda che mette a disposizione questi servizi. E che dire di quegli incivili che parcheggiano davanti ai cassonetti rendendo impossibile la raccolta dei rifiuti? A Roma c’è la Tari più alta d’Italia, ma forse la colpa sarà anche un po’ dei cittadini che hanno seppellito il loro senso civico. O no?
Rifiuti: la colpa è anche dei romani
Troppo facile prendersela sempre con i lavoratori dell’Ama