Rifiuti, la procura: “Rocca Cencia abusiva”

Secondo gli inquirenti il tritovagliatore sarebbe un favore a Cerroni

Il tritovagliatore di Rocca Cencia, al centro di numerose polemiche negli ultimi mesi soprattutto per quanto riguarda l’assessora Paola Muraro e il suo rapporto con Manlio Cerroni, sarebbe stato costruito in un luogo abusivo per favorire il “ras” dei rifiuti. È questa l’ipotesi su cui sta indagando il pm Alberto Galanti. Secondo la Procura, il complesso sarebbe dovuto sorgere all’interno di Malagrotta. Invece è stato costruito a 30 chilometri di distanza, a Rocca Cencia. Così facendo, però, Cerroni avrebbe ottenuto un enorme vantaggio, guadagnando 175 euro per tonnellata di rifiuti invece dei canonici 104.

 

Per capire meglio gli accadimenti occorre fare un passo indietro, al 2010: in quell’anno Malagrotta, la discarica più grande d’Europa, viene impiegata quasi esclusivamente per il trattamento dei rifiuti indifferenziati provenienti da Roma. Ma la Regione è a rischio infrazione, perché le normative europee impediscono di inviare il materiale in discarica senza un precedente trattamento. Così, con una delibera della Pisana, viene imposto alla Colari di Cerroni di costruire un tritovagliatore da collocare nei pressi della discarica. La Colari chiede e ottiene di costruire un Centro di Trasferenza, nel 2011, a Rocca Cencia, per smistare i rifiuti. Nel 2013, Cerroni ottiene di trasformare quel centro nel tritovagliatore. In questo modo, la Colari – ed è questa l’ipotesi di reato al vaglio della procura – avrebbe incrementato le richieste per la gestione dei rifiuti, passando da 104 a 175 euro per tonnellata.

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