“Quello dell’Ama è un sistema sempre al limite. Basta poco per far si’ che la raccolta sia rallentata, che i cassonetti si riempiano”, dice una nostra fonte dentro la municipalizzata romana. I cittadini in queste ore toccano con mano le difficoltà nella raccolta della spazzatura. Lo sciopero di mercoledi e giovedi è stato revocato, ma i nodi rimangono.
Un problema che riguarda non solo la periferia, ma che colpisce anche il centro e le zone vicino al Vaticano. Non pochi tour operator danno indicazioni agli autisti dei pullman affinché evitino le zone più problematiche, per evitare colpi d’immagine negativi alla città. Incontriamo un netturbino intorno alle 12 di venerdì, vicino a piazza Vittorio, che ci dice: “Ho 62 anni, sono a un passo dalla pensione, e visto che gli abitanti hanno protestato perché la strada è sporca hanno mandato me a pulire col carrettino. I giovani preferiscono mandarli sulle spazzatrici”.
“Va considerato che a luglio cominciano le ferie, dunque il personale, già al limite, cala in estate. Infatti storicamente in questo periodo assistiamo a un aumento della spazzatura da raccogliere” dice la nostra fonte, e, aggiungiamo noi, solitamente a giugno-luglio c’è un movimento turistico maggiore, il che favorisce anche la produzione di maggiore spazzatura.
E poi, c’è la solita indisciplina dei romani: Da gennaio a metà maggio 2016 sono state più di 6 mila le sanzioni elevate dagli agenti accertatori per infrazioni al Regolamento Comunale per la gestione dei rifiuti urbani, sempre troppo poche visita la presenza di rifiuti ingombranti per strada. Ogni notte poi circa 3.200 cassonetti non possono essere svuotati a causa della presenza di auto in sosta selvaggia.
La città di Roma produce quotidianamente circa 5.000 tonnellate di rifiuti. Di queste più di 2.000 tonnellate sono costituite da materiali raccolti in modo differenziato e avviati a recupero mentre le restanti 3.000 tonnellate sono invece rifiuti indifferenziati. La raccolta differenziata nel 2015 ha superato le 700 mila tonnellate complessive (+ 8% rispetto al 2014), raggiungendo circa il 43% di materiali avviati a riciclo nel mese di dicembre 2015. In questi giorni in affanno il centro di trattamento di Malagrotta, con lunghe file per lo smaltimento. (Alg)