Mauro Evangelisti per Il Messaggero Roma
Che ricordo porteranno a casa le decine di migliaia di turisti che tra Pasqua e Pasquetta hanno invaso il centro storico di Roma? La cena all’aperto con vista su un cumulo di rifiuti a settanta metri da Fontana di Trevi? L’immagine di un vicolo suggestivo dove i piccioni pasteggiano tra la spazzatura sparsa sui sampietrini nei pressi di via del Tritone? L’immondizia tracimata dagli insufficienti cestini, che i dipendenti di Ama non riescono a svuotare con efficace frequenza, a pochi passi da via del Corso, tra i venditori ambulanti abusivi e cattivi odori di vernici usate dagli artisti non autorizzati che occupano interamente la strada?
Ama ha garantito che per Pasqua e Pasquetta il numero degli operatori è aumentato rispetto a un anno fa. E se nei quartieri residenziali, anche grazie al fatto che molti romani sono andati fuori città per qualche giorno, il sistema ha sostanzialmente tenuto e la situazione dei cassonetti è meno disastrosa dei giorni precedenti, in centro storico, soprattutto nelle aree turistiche, è andata peggio. Come documentano le foto scattate in diversi punti differenti della città, la Roma che ha accolto l’invasione pasquale dei turisti era sporca; ad esempio la piazza di Fontana di Trevi ieri pomeriggio presentava molte cartacce, lattine e coppette di gelato abbandonate sui sampietrini.
Non tutte le strade erano in cattive condizioni, da alcune parti è andata meglio, ma la media era molto bassa. «Vedere Roma in queste condizioni è inquietante», commenta a voce alta un turista del nord Italia, parlando con i figli vicino a via delle Muratte. A terra un tappeto di cartacce e i rifiuti usciti dai poco resistenti sacchetti di plastica dei cestini. «Li hanno svuotati questa mattina», giustifica l’Ama una residente del centro, passeggiando nei pressi di via del Traforo, ma il marito replica: «Evidentemente non basta, dovrebbero passare più spesso, possibile che Roma debba presentarsi in questo modo in pieno centro?» e indica la mini discarica cresciuta vicino ad alcuni cestini strapieni.
Nel conto, certo, va messa la difficoltà di lavorare, per Ama, sulle piazze e le strade piene di turisti. E non va sottovalutata anche la cattiva educazione di una parte dei visitatori che, quando vedono che i cestini sono colmi, invece di camminare per qualche centinaia di metri con la lattina in mano, preferiscono gettarla a terra. Però sono gli stessi viaggiatori che visitano altre mete turistiche, città che hanno anche più presenze eppure non sono in queste condizioni. Da Ama precisano: «Per vuotare i cestini in centro gli operatori passano fino a sei volte al giorno. Sono stati garantiti, anche nei due giorni festivi, tutti i consueti presidi delle aree più frequentate del centro storico: piazza di Spagna, Fontana di Trevi, Pantheon, piazza Navona, via del Corso, Colosseo, Campidoglio, l’area di San Pietro, Castel Sant’Angelo, piazza Venezia, Fori Imperiali. Abbiamo predisposto anche una task force di circa 250 tra operatori e autisti nell’area di Ostia».