Sono bastate le immagini delle telecamere di videosorveglianza e alcune ore di interrogatorio, per dipanare in poco tempo quello che si stava presentando come il giallo dell’estate dopo il macabro ritrovamento, in alcuni cassonetti dell’immondizia tra i quartieri Parioli e Flaminio a Roma, dei pezzi di un cadavere di una donna.
A confessare l’efferato delitto è stato Maurizio Diotallevi, un 62enne residente nella capitale, subito condotto in Questura per essere interrogato dopo che era stato ripreso la notte scorsa mentre depositava nei contenitori della spazzatura delle voluminose buste di plastica. Dinanzi al magistrato, l’uomo ha ammesso di essere l’autore dell’omicidio avvenuto, per strangolamento, dopo una lite in famiglia per motivi economici e che la vittima era la sorella Nicoletta di 59 anni. Il suo cadavere è stato, quindi, fatto a pezzi con una sega nel tentativo di essere nascosto.
Ma chi è Maurizio Diotallevi, l’uomo che ha fatto a pezzi la sorella ai Parioli?
Si definisce “consulente per il web e social marketing di piccole/micro imprese e professionisti, appassionato per l’innovazione digitale” Maurizio Diotallevi, l’uomo che ha confessato di aver fatto a pezzi la sorella con cui conviveva per poi tagliarne a pezzi il corpo e tentare di nasconderlo in un cassonetto di viale Maresciallo Pilsudsky, non distante da via Guido Reni, dove l’assassino e la vittima risiedevano. I Parioli, la ‘zona bene’ di Roma per antonomiasia. E, quindi, anche una tra le più controllate.
Romano, 62 anni, Diotallevi era in effetti attivissimo sui social network: profili su facebook, twitter, google+, linkedIn, e un sito-blog, Emmedicom, dove offriva appunto i suoi servigi da free lance come consulente esterno per le imprese, “con progetti di marketing digitale che sono flessibili nel tempo e nei contenuti”. Studi a Scienze Politiche, una frequenza alla Ecole Europeenne Uccle di Bruxelles, Diotallevi è divorziato, e viveva da anni con la sorella. In passato, stando al suo profilo linkedIn, era stato funzionario commerciale di Bt Italia, team manager di Poste Mobile, consulente commerciale di Vodafone. Per poi dedicarsi all’attività di free lance, prima con Club4business, poi con Emmedicom. Con scarsi risultati, evidentemente, se era costretto a condividere l’appartamento di famiglia con la sorella, nubile, subaffittando talvolta una stanza a studenti.
Ora l’ultimo post visibile sul suo profilo Facebook privato, la gif di un tenero gattino, sta venendo bersagliato nei commenti da insulti e minacce di morte.