Roma, la verità sull'attacco ai militari al grido: Allah è grande

Ricostruzione esclusiva di Radicolonna

Radiocolonna in esclusiva ha ricostruito l’aggressione subita dai militari a presidio della Basilica di Santa Maria Maggiore. Tutte le altre ricostruzioni apparse sulla stampa in queste ore sembrerebbero incomplete.

Erano le 2,50 della mattina del 12 dicembre quando nei pressi della Basilica di Santa Maria Maggiore – presidiata come altri 150 siti di Roma dai militari dell’Esercito Italiano – la pattuglia dell’Esercito ha bloccato due soggetti pericolosi di fronte alla chiesa. Si è trattato di due cittadini stranieri che hanno aggredito verbalmente i militari e  dei passanti inneggiando ad Allah, e proferendo minacce alla comunità cristiana e al Santo Padre; inoltre gli individui hanno rivolto l’attenzione in particolare su una giovane passante che si allontanava frettolosamente.

I militari, ravvisato l’atteggiamento pericoloso dei soggetti, li hanno fermati immediatamente bloccandoli sul posto, e, nonostante gli stranieri tentassero ripetutamente con la forza di liberarsi,  li hanno consegnati poco dopo agli agenti della Polizia che nel frattempo erano stati attivati dal Capopattuglia dell’Esercito.



Gli individui sono stati quinti tratti in arresto dagli agenti continuando a resistere al fermo e successivamente portati presso la Questura.



Il presidio dell’Esercito a Santa Maria Maggiore è uno dei più di 150 siti vigilati dai militari della Forza Armata, che impiega oltre 2200 soldati per la vigilanza della Capitale in concorso e a supporto delle forze dell’ordine. (Giacomo Di Stefano)

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