Via libera in Assemblea capitolina a tre delibere che hanno riconosciuto alla società partecipata in liquidazione Roma Metropolitane una somma di oltre 38 milioni di euro in qualità di debiti fuori bilancio, a copertura dei contenziosi pregressi che hanno portato al pignoramento dei conti dell’azienda.
La società, a causa del blocco dei conti correnti, a oggi non ha potuto erogare ai lavoratori lo stipendio di dicembre e parte di quello di novembre, né tantomeno la tredicesima.
Le tre delibere, licenziate dall’Aula Giulio Cesare riunita in streaming, sono relative a un debito da 4,1 milioni di euro (comprensivi di Iva) per il contenzioso Salini Impregilo; un altro da oltre 12,5 milioni di euro (comprensivi di Iva) per il contenzioso Ati De Santis Costruzioni inerente ai corridoi Eur Tor de’ Cenci ed Eur Laurentina Tor Pagnotta; un ultimo da oltre 21,4 milioni di euro (comprensivi di Iva) per una sentenza su Metro C.
Al netto dell’iva entreranno nelle casse di Roma Metropolitane circa 32 milioni di euro. “Con questi pagamenti la società Roma Metropolitane potrà procedere al pagamento delle relative istanze e quindi sbloccare i pignoramenti in atto e consentire lo sblocco dei propri conti anche in entrata – ha spiegato l’assessore ai Trasporti di Roma, Pietro Calabrese -. Così Roma Capitale potrà saldare i pagamenti rispetto a incarichi e prestazioni svolte nell’anno corrente, in modo che la società possa dare continuità al pagamento degli stipendi dei propri addetti”.
Il presidente M5s della commissione Mobilità di Roma, Enrico Stefàno, pur salutando favorevolmente l’arrivo in Aula degli atti, però ha voluto sottolineare che “si poteva e si doveva pensare prima, ho trovato poco rispettoso, per i consiglieri, che queste delibere siano arrivate soltanto stamattina in commissione”. Le tre proposte di deliberazione, infatti, sono state trasmesse il 24 dicembre ai consiglieri e oggi era il primo giorno utile, secondo i tempi di convocazione previsti dal regolamento, per poterle visionare in commissione. I tre documenti sono stati approvati con: 24 voti favorevoli per la delibera 182/2020 da 12,5 milioni); 26 voti favorevoli per la delibera 187/2020 da 21,4 milioni; 26 voti favorevoli per la delibera 188/2020 da 4,1 milioni. In Assemblea capitolina è presente anche la sindaca di Roma Virginia Raggi.