L’Assemblea Capitolina ha approvato all’unanimità la Proposta a prima firma della consigliera Pd Michela Di Biase, concernente l’istituzione, tramite sponsorizzazione, di spazi definiti “Punto Mamma” all’interno delle strutture di Roma Capitale.
“Questa delibera segue un pò la scia di quella presentata qualche mese fa rispetto alla vicenda dell’allattamento materno, la possibilità di portare all’interno dei nidi del comune di Roma il latte materno”, ha detto la capogruppo Pd, Michela Di Biase illustrando la delibera in Aula Giulio Cesare. “Si colloca all’interno di quella discussione, che è quella di pensare ad una città che renda più agevole la vita dei nuclei familiari e provi a rispondere a quelle che sono i bisogni dei più piccoli. In questa delibera – ha spiegato la Di Biase – noi chiediamo che attraverso le sponsorizzazione, vengano creati spazi definiti “Punto Mamma” all’interno delle strutture di Roma Capitale. Luoghi dove è possibile per la madre allattare il bambino a seno, quindi spazi dove c’è la poltrona adatta all’allattamento e la zona per il cambio del pannolino. Questi punti mamme – ha aggiunto – seguono in qualche modo la scia di quelle che sono le disposizioni che l’OMS E UNICEF raccomandano proprio rispetto a quelli che sono gli ambienti”.
L’Assemblea Capitolina ha invece respinto la Proposta a prima firma del Consigliere Andrea De Priamo (Fdi-An), concernente l’istituzione di un permesso di circolazione e sosta con durata annuale nelle zone a traffico limitato, riservato alle donne in gravidanza e per i nuclei familiari con bambini fino a due anni non compiuti, residenti nel territorio di Roma Capitale, denominato Contrassegno Rosa.
“Ci dispiace per la resistenza ideologica della maggioranza, che sulla mobilità non ha fatto nulla se non creare una preferenziale inutile a via di Portonaccio che ha solo causato migliaia di multe ai romani”, ha detto il consigliere di Fdi-An, Andrea De Priamo, illustrando la delibera in Aula Giulio Cesare. “Ditemi voi – ha aggiunto – se a vostro avviso le neo mamme e le donne col pancione agli ultimi mesi di gravidanza possono utilizzare un mezzo pubblico nel centro di Roma in sicurezza, volevano proteggere dei soggetti deboli a cui nessuno dà voce e che con questo provvedimento sarebbero stati semplicemente equiparati ai cittadini del Vaticano, che hanno diritto al permesso ztl senza neanche risiedere all’interno di quell’area”.
Con questa delibera, comunque, ha spiegato De Priamo “si voleva introdurre un ‘Contrassegno Rosa’ per l’accesso a ztl per andare incontro alle esigenze delle neo mamme, dei loro piccoli e delle famiglie, ma la maggioranza lo ha bocciato”, ha concluso.