Roma, sospesa l’ordinanza contro i botti a Capodanno

Matteo Costantini (I municipio): "È l'ennesimo atto che viene impugnato, che dimostra scarsa competenza"

Ennesima tegola sulla giunta Raggi. Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha sospeso con un decreto cautelare urgente l’ordinanza 145 del 22 dicembre con la quale la sindaca di Roma, Virginia Raggi, aveva disposto (da domani e fino alle 24 dell’1 gennaio 2017) su tutto il territorio della capitale il “divieto assoluto” di usare botti di Capodanno.

Luca Bergamo, vicesindaco, solo qualche ora prima aveva detto: “C’è una scelta di cultura e di rispetto anche degli animali e poi c’è un fatto indiscutibile che un sacco di gente si fa male con i botti. Quando venne introdotto il casco obbligatorio eravamo tutti infastiditi poi abbiamo accettato. Questa è una scelta coerente”.

Per Matteo Costantini, vicepresidente del Consiglio del I Municipio, “era chiaro che sarebbe finita così, l’ordinanza era generica perché comprendeva un divieto assoluto e invece andava limitata alle attività più rimorse. È l’ennesimo atto che viene impugnato, che dimostra scarsa competenza. Ora si trovi il modo di garantire un Capodannno all’altezza di una grande Capitale”.

Contro la delibera si erano espresse anche molte associazioni di cittadini e consumatori perché ritenuta difficilmente applicabile, e, come era prevedibile, il sindacato Sinop delle aziende pirotecniche, mentre l’ordinanza era stata accolta con favore dalle organizzazioni degli animalisti.

Ricordiamo che l’inosservanza dell’ordinanza prevedeva la sanzione amministrativa pecuniaria a partire da 25 euro fino a 500 euro oltre al sequestro amministrativo”. Nell’ordinanza si considerava che “sussiste l’urgente necessita’ di adottare misure idonee a garantire l’incolumità pubblica, la sicurezza urbana, la protezione degli animali e assicurare le necessarie attività di prevenzione attraverso la limitazione dell’uso dei botti e dei fuochi di artificio sul territorio comunale”.

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