Roma-Viterbo e Roma-Lido: qual è la situazione del parco-treni?

Dopo l’incendio sulla Roma-Giardinetti un focus sulle altre due ex concesse in mano ad ATAC

L’incendio che è avvenuto lunedì su un treno della Roma-Giardinetti ha aperto l’ennesimo dibattito sulla sicurezza dei treni laziali. Un’attenzione rivolta soprattutto al parco-treni di quelle ferrovie ex-concesse – in mano ad ATAC – spesso sulle cronache per i disagi e le inefficienze. Problematiche ai treni che sono quasi sempre dovute a una scarsa manutenzione e no alla vetustà in sé del mezzo.

 

ROMA-LIDO

 

Sulla Roma-Lido circolano sei/sette treni, per lo più CAF di circa dieci anni e qualche Ma200 di venti. Il parco-treni attuale consente una frequenza di circa venti minuti che diventano venticinque in caso di guasti. Tra i problemi più comuni troviamo la centralina che va in tilt e l’aria condizionata che non funziona più. “Nonostante non ci sia la situazione di due anni fa, i problemi sono sempre gli stessi” racconta il portale twitter Il Treno Roma-Lido a Radiocolonna.

 

ROMA-VITERBO

 

Un po’ differente la situazione della Roma-Viterbo. Nella parte urbana sono attivi i Firema e i “Firemetta”, treni di vent’anni senza servizi igienici e aria condizionata. Più in forma gli Astom, di dieci/quindici anni, preposti per la parte extraurbana ma spesso utilizzati anche in quella urbana per la condizione migliore in cui versano.

“Gli Astom sono certamente migliori, hanno l’aria condizionata e spesso funzionano anche i bagni – racconta a Radiocolonna Fabrizio Bonanni del Comitato Pendolari Ferrovia Roma-Nord – tuttavia il fatto di usarli come ‘tappa buchi’ può portarli a un’usura precoce”.

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