Il corpo smembrato rinvenuto ieri mattina in due valigie nella campagna di Pollenza in provincia di Macerata è di Pamela Mastropietro ragazza romana di 18 anni.
Secondo quanto riferito il 29 febbraio la ragazza si era allontanata volontariamente dalla comunità di recupero di Corridonia. La madre residente a Roma aveva denunciato la scomparsa della 18enne alla Stazione dei Carabinieri di San Giovanni.
Sulla morte della ragazza indagano i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Macerata.
Intanto nella notte uomini sono stati fermati e interrogati. In stato di fermo in particolare un cittadino nigeriano, già noto alle forze di polizia. L’uomo è stato a lungo interrogato in caserma e successivamente accompagnato dai Carabinieri in un condominio in via Spalato 124 a Macerata. A quanto si è potuto vedere era in manette.
L’uomo è stato individuato grazie alle immagini del sistema di sicurezza nei pressi di una farmacia a Macerata, nelle quali appare mentre sta seguendo la 18enne scomparsa. Il nigeriano, che si trova in Italia regolarmente, ha ammesso di avere notato e seguito Pamela, ma di averla poi persa di vista. Ha negato anche qualunque coinvolgimento nell’omicidio e, anzi, avrebbe indicato altre persone che, secondo lui, potrebbero essere implicate.
Si indaga per appurare se la ragazza abbia lasciato la comunita’ sapendo gia’ chi incontrare, da chi andare e dove trovare una nuova sistemazione. Portandosi dietro i suoi effetti personali nel trolley rosso, uno dei due in cui sono stati trovati invece i suo resti umani, frutto di un orribile sezionamento. Nessuna traccia, invece al momento, dei vestiti di Pamela e di quanto la stessa aveva con se’ quando ha lasciato la comunita’. Tra le ipotesi, quella di un delitto maturato quasi come in una sorta di “rito”, ma anche quella della punizione nell’ambito delle tossicodipendenze locali ai margini della stessa comunita’. Il corpo smembrato, senza vestiti, era perfettamente pulito e non presentava tracce di sangue.