È un 31enne, idraulico e con problemi di tossicodipendenza, l’aggressore della 78enne rapinata in casa lo scorso 16 gennaio in via Taranto, zona San Giovanni.
Arrestato dai carabinieri, stamattina è arrivato il fermo a Regina Coeli, per il 31enne di Marino che dovrà rispondere di rapina aggravata, dopo aver confessato il reato quando, dopo diversi giorni d’indagine, è stato rintracciato dagli carabinieri.
L’anziana donna, che vive in condizioni di solitudine, “si era rivolta a una ditta per una verifica sul suo impianto di riscaldamento. L’idraulico, inquadrato presso la ditta a tempo determinato e per un periodo di prova, aveva contattato la donna dopo un primo sopralluogo, presso l’appartamento, accordandosi per la sostituzione di un pezzo dell’impianto il giorno 16 gennaio. Per tutto il pomeriggio l’idraulico non si è presentato, quando poi ha bussato alla porta della donna alle 20.30, con un cappuccio in testa e dei guanti neri, ha aggredito l’anziana”, ha spiegato il Maggiore Vincenzo Carpino, comandante della compagnia carabinieri di piazza Dante che, nel coordinamento della Procura della Repubblica di Roma – gruppo reati gravi contro il patrimonio – presso il Tribunale di Roma, diretto dal Procuratore Aggiunto dott.ssa Lucia Lotti, dopo un’indagine senza sosta, ha dato insieme alla sua squadra un volto e un nome all’autore della crudele rapina.
L’aggressore ha sottratto “una somma di denaro di poche centinaia di euro e una spilla. Il modus operandi fa pensare che abbia agito in solitudine e in maniera autonoma. Aveva ricevuto denunce in passato per violenza contro terzi ma non di questo genere e quando è stato rintracciato ha ammesso le proprie responsabilità, anche grazie al supporto della compagna che ha dato una mano per farlo confessare”, ha proseguito il Maggiore Carpino.
Nel frattempo dopo 25 giorni in ospedale, dove insieme ai carabinieri ha festeggiato il suo compleanno il 18 gennaio, l’anziana donna è rientrata a casa “e ha espresso una grande gratitudine quando le abbiamo comunicato di aver trovato l’aggressore – ha sottolineato il Colonnello Antonio Petti, Comandante del gruppo Carabinieri di Roma – si tratta di un’operazione di polizia giudiziaria come tante, ma quello che spicca in questo caso è l’aspetto umano poiché oltre a risolvere un caso siamo profondamente soddisfatti del sostegno offerto a una donna anziana e sola. Questo è quello per cui ci impegniamo ogni giorno, la tutela degli anziani e dei ragazzi. Facciamo incontri con gli anziani per metterli in guardia sui pericoli più ricorrenti e nelle scuole cerchiamo di tenere i giovani lontani dagli stupefacenti”.
Tra i consigli quindi quello “di fare rete, soprattutto nei condomini e nei quartieri. Parlare con gli altri aiuta l’emersione dei reati. E poi rispettare poche regole semplici come guardare sempre dallo spioncino prima di aprire la porta di casa, accertarsi delle persone con cui si ha a che fare anche rivolgendosi alla più vicina stazione dei carabinieri”, ha concluso Petti.