Sciopero Alitalia, Fiumicino paralizzata

Lo scalo romano coinvolto da uno sciopero che coinvolgerà oltre il 60% dei voli previsti per oggi

aereo alitalia

Valeria Costantini per Il Corriere della Sera Roma

 

Un mercoledì da bollino rosso quello che attende l’aeroporto di Fiumicino. Con l’ennesimo salvataggio in extremis di Alitalia in corso, è arrivato anche il giorno dello sciopero generale che lascerà a terra il 60% dei voli previsti per oggi. La mobilitazione di 24 ore proclamata dalle sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta, Usb e Cub, avrà ripercussioni specialmente nello scalo capitolino, hub di riferimento dell’ex compagnia di bandiera. Contro i «tagli salariali, le esternalizzazioni e i licenziamenti (oltre duemila quelli annunciati nel nuovo piano)», la Cub ha promosso a Fiumicino anche una manifestazione a partire dalle 10 presso il Terminal 1.

 

Già il 20 marzo scorso la prima ondata di proteste aveva portato alla cancellazione di 200 voli: un lungo corteo di 500 lavoratori a rischio aveva sfilato sulle strade di fronte l’aeroporto bloccando a tratti il traffico. In concomitanza ci saranno anche i presidi annunciati dalla Cgil: piloti e assistenti di volo nell’area briefing del T1 e il secondo dei lavoratori di terra, presso l’area tecnica di via Nassetti. Mentre i tempi per il rilancio del vettore sono strettissimi (il Governo ha posto la «scadenza» delle trattative tra sindacati e aviolinea al 13 aprile), intanto Alitalia si prepara alla giornata di disagi: cancellato il 60% dei voli, nazionali e internazionali, ma già da ieri notte alcuni collegamenti programmati hanno subito cambi di orario.

 

Garantite invece le operazioni previste nelle fasce di garanzia per la giornata di oggi: dalle 7 alle 10 e poi dalle 18 alle 21. La compagnia italo-araba ha messo in campo un piano straordinario, riuscendo a riproteggere il 92% dei passeggeri coinvolti su voli alternativi, oltre la metà dei quali con collegamenti in partenza il giorno stesso: il vettore ha comunque invitato i viaggiatori a verificare lo stato del proprio volo, prima di recarsi in aeroporto. Alitalia ha previsto un rafforza mento del proprio personale per assicurare la massima assistenza ai clienti: il piano antisciopero prevede anche l’aumento del personale al callcenter e l’utilizzo di aerei più capienti. Resteranno poi solo una manciata di giorni per decidere il futuro della compagnia a un passo dal crac.

 

Per i sindacati, dopo i 2mila licenziamenti in tre crisi negli ultimi dieci anni, «nessun ulteriore taglio al personale» sarà tollerato. Trattativa a oltranza «da domani per modificare l’attuale posizione degli azionisti», ha riassunto il segretario nazionale della Filt-Cgil, Nino Cortorillo.

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