Sciopero piloti Ryanair, voli a rischio il 10 agosto

La motivazione della protesta è "la richiesta di migliori condizioni di lavoro, il rispetto dei diritti per gli assunti di ciascuno Stato in cui opera la compagnia aerea"

Non c’è pace per Ryanair che subisce il tiro incrociato dei piloti e assistenti di volo di mezza Europa. Dopo le proteste che hanno scatenato forti ritardi e cancellazioni in Italia, Portogallo, Spagna, Belgio e Irlanda, si avvicina il momento dello “scontro” frontale pure con i sindacati dei piloti del Nord Europa.

In particolare in Svezia si apre un nuovo fronte con la proclamazione di uno stop ai voli deciso per venerdì 10 agosto.

La motivazione della protesta è “la richiesta di migliori condizioni di lavoro, il rispetto dei diritti per gli assunti di ciascuno Stato in cui opera la compagnia aerea e l’avvio di un tavolo per la negoziazione di un accordo collettivo”.

L’azienda respinge le critiche e spiega che “le condizioni di lavoro dei dipendenti sono già tra le migliori del settore”.

“Il personale di bordo di Ryanair ha un buon stipendio, fino a 40.000 euro l’anno”, ha detto Jacobs, sottolineando che per quanto riguarda i giorni di riposo, l’azienda è “leader del settore” e gli equipaggi di cabina ricevono “buone commissioni sulla vendita” dei prodotti a bordo. Solo lo scorso anno Ryanair, dopo molte pressioni, aveva concordato in linea di principio di riconoscere i sindacati.

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