Rischio caos per l’inizio della scuola a Roma e nel Lazio

Mancherebbero non meno di 10mila docenti, colpa dei trasferimenti e dei pensionamenti

Rischio caos per l’inizio della scuola
scuola duca d'aosta

La scuola nel Lazio arriva col fiato corto al primo giorno in cui apriranno le classi: il 17 settembre. Mancherebbero almeno 10 mila docenti all’appello, classi vuote che l’ufficio scolastico sta tentando di “coprire” in questi quindici giorni. Un effetto anche delle richieste di trasferimento, accolte, avanzate da parte di quei docenti residenti in una regione diversa dal Lazio. Circa il 20% degli insegnanti del Lazio, soprattutto nelle elementari, arriva dalla Campania e molti di questi ha fatto richiesta di tornare nella regione di residenza. 

Inoltre c’è da considerare che almeno un istituto scolastico sarà in reggenza. Ovvero, mancano i presidi e dunque un dirigente scolastico è responsabile di più istituti in una città, in questo caso Roma, magari decine di chilometri distante l’uno dall’altro. 

Dunque è probabile che per almeno il primo mese di scuola, presidi e istituto scolastico regionale saranno costretti a fare affidamento alle supplenti. 

Ed è ancora caos sul piano vaccini. L’”obbligo flessibile” per la certificazione voluto dalla ministra per la Salute Grillo non è stato accolto dai presidi perché la salute è un bene pubblico. Per l’associazione nazionale presidi “allo stato delle cose, se non verrà presentato all’inizio del nuovo scolastico il certificato delle Asl, non potremo permettere la frequenza dei bambini agli asili nido e alla scuola materna. Per ora resta in vigore la legge Lorenzin, sarà quest’ultima ad essere applicata”.

Inoltre, il Collegio dei professori universitari di pediatria ha fatto notare che la circolare Grillo-Bussetti, che prevede l’autocertificazione per i vaccini, «non solo confligge con la vigente normativa sulla certificazione delle vaccinazioni obbligatorie, ma contrasta con il DPR 445/2000 che recita ‘I certificati medici, sanitari, non possono essere sostituiti da altro documento.

Ne consegue che anche sul fronte vaccini, a Roma come in molte altre città, i primi giorni siano all’insegna del caos, a meno che da qui all’inizio della scuola non sia approvata una legge o varato un decreto legge che dia nuova disposizione, ma considera che il Parlamento riapre martedì questo appare molto difficile. 

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