John è un nome di fantasia. E’ uno dei tanti senzatetto, homeless che vivono attorno a San Pietro. Ha una particolarità però. Non chiede l’elemosina, cerca di campare vendendo i suoi quadri: paesaggi astratti, che spesso hanno come soggetto il mare. Tratti della matita sinuosi, disegni rigorosamente in bianco e nero.
Parla un inglese stentato, e narra poco di sé, ci dice solo che arriva dall’est Europa, senza precisare da quale paese. L’unico suo scopo è vendere i disegni che realizza a bordo strada: 50 euro per i più grandi, 30 per i più piccoli, ma è disposto a trattare. “C’è la crisi e poi i turisti vogliono spendere sempre di meno”, dice.
John sosta durante il giorno a Borgo Santo Spirito, la notte dorme nelle vicinanze sotto un cumulo di coperte, facendosi scudo di cartoni che periodicamente sostituisce andando a rovistare nei cassonetti dell’immondizia.
Ogni tanto ha con sé un gatto a cui dà da mangiare, lo tiene al guinzaglio “altrimenti – ci dice – chissà dove potrebbe andare”. La sua paura, ci confida, è che appena si fa buio qualcuno rubi le matite e le tele con cui realizza i suoi disegni. Vuole infatti essere autonomo e non vuole dipendere dalla Caritas, dalla Comunità di Sant’Egidio o dalle suore di Madre Teresa di Calcutta, che danno assistenza ai senzacasa attorno a San Pietro.
John è una tessera del mondo dei senzatetto attorno al Vaticano. Coloro che in molti chiamano “barboni”, sono aumentati da qualche mese a questa parte. In tutta la città sarebbero non meno di 7 mila, ma i posti disponibili nei centri del Comune sono poco più di 900 circa. L’arrivo del freddo rischia di far precipitare la situazione. In questi giorni le temperature hanno cominciato ad abbassarsi e molti di loro appena sorge il sole vagano per le vie attorno al Vaticano in cerca di qualcosa di caldo da bere.
I problemi sono legati anche salute. I medici dell’associazione Medicina Solidale stanno contribuendo alla realizzazione di un nuovo servizio sanitario a favore anche dei senzacasa. Infatti, nell’ambulatorio realizzato sotto il colonnato di San Pietro ogni giovedì dalle ore 14 alle ore 18 vengono effettuate gratuitamente visite mediche specialistiche di ginecologia. Lì attorno ruota l’universo dei senzatetto, che possono contare su docce e una barberia, un servizio voluto dallo stesso papa Francesco.
Da qualche giorno però la musica è cambiata: è permesso loro riposare la notte sotto il colonnato e sotto i propilei, ma alle prime luci dell’alba vengono mandati via. Problemi di decoro, ufficialmente. La decisione ha sollevato non poche polemiche. Il problema è che le strutture di assistenza religiose, laiche e del Comune hanno il fiato corto e nel bilancio del Campidoglio le risorse per il sociale sono ridotte al minimo.
Va detto però che l’operazione è stata avviata di concerto tra Polizia e Gendarmeria vaticana unicamente per permettere di ripulire gli spazi dove appunto dormono i senzatetetto, in vista dell’arrivo durante il giorno dei turisti. Abbiamo verificato che le forze dell’ordine usano modi gentili durante lo “sgombero” mattutino, e gli homeless sembrano apprezzarlo.