Dopo 48 ore di riposo dopo le fatiche elettorali comincia oggi per Nicola Zingaretti una settimana chiave. A partire dal primo faccia a faccia da neo-rieletto con la sindaca di Roma Virginia Raggi, in agenda giovedi’ mattina. Nodi da affrontare non mancano, e il primo potrebbe essere quello dei rifiuti, al centro nelle scorse settimane di polemiche tra i due Palazzi, con il Campidoglio a lamentare il mancato rinnovo del Piano regionale e via Cristoforo Colombo a sottolineare come la Citta’ metropolitana non abbia ancora indicato le aree per l’impiantistica. Anche il futuro dell’ex ospedale Forlanini dovrebbe essere oggetto di confronto: la giunta regionale ha destinato l’imponente struttura al Portuense ad attivita’ culturali, sociali e legate alla pubblica amministrazione, e anche il Campidoglio dovrebbe dire la sua.
Sullo sfondo c’e’ poi la politica nazionale: oggi si riunira’ la Direzione nazionale del Pd per affrontare gli scenari del post-Renzi, e all’appuntamento potrebbe partecipare anche Zingaretti, che ha appena dato la sua disponibilita’ a scendere in campo per la segreteria del partito. Quanto all’incontro con la sindaca Raggi, affrontato in Regione con la parola d’ordine “aiutare ancor piu’ Roma”, l’appuntamento e’ anche strategico sul versante politico, nell’ ottica dell’apertura al dialogo (“compromesso positivo” l’ha chiamato) con le forze d’opposizione in consiglio regionale, dove al governatore manca un voto per avere una maggioranza.
Lo scenario piu’ verosimile, al momento, e’ la ricerca punto per punto di una convergenza su specifici temi di merito, sui quali ottenere l’approvazione – o la non-opposizione – di centrodestra e appunto del M5s, anche con geometrie variabili a seconda dei casi. Rifiuti, sanita’, fiscalita’ e sviluppo economico sono le 4 macro-aree che Zingaretti proporra’ come terreno di confronto, temi programmatici che potrebbero entrare gia’ nel discorso che il governatore pronuncera’ in Aula nel corso della prima seduta del Consiglio, attesa dopo meta’ marzo. In Regione non e’ previsto l’istituto della fiducia all’ insediamento, ne’ che la relazione del governatore debba venire votata, ma di certo un test – e anche una presa di misure reciproca – sara’ l’elezione del presidente dell’Aula e del suo ufficio di presidenza: potrebbe essere la prima volta dei pentastellati nella cruciale ‘cabina di regia’ della Pisana. Ma nel frattempo anche nell’ottica della formazione della giunta – che va presentata entro 10 giorni dalla proclamazione, attesa a sua volta nei prossimi giorni – Zingaretti vedra’ la sua maggioranza. Poi, ha spiegato, ma solo dopo la formazione dei gruppi consiliari, avviera’ con le opposizioni una serie di consultazioni sui temi programmatici cosi’ da stilare lo scheletro di una agenda da poter affrontare nello spirito, appunto, del “compromesso positivo”.
Gia’ oggi, intanto, Zingaretti ricomincera’ a occuparsi di sanita’ incontrando tutti i dg delle Asl: argomento, le nuove infrastrutture e soprattutto la lotta alle liste d’attesa, questione non a caso trasversale ai programmi di maggioranza e opposizione.