Esibizioni, colori e tanta paura per il futuro del circo. Di fronte al Pantheon – presenti un centinaio di circensi – è andata in scena la protesta dei circhi italiani contro il ddl Franceschini. Un disegno di legge che intende regolamentare il settore artistico con alcune forti limitazioni per quello circense: sul piatto l’annullamento dei fondi e il divieto di far esibire gli animali.
Presenti i nomi più importanti della tradizione italiana (da Togni e Orfei in giù), in un’esibizione organizzata per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sul rischio, sostengono gli organizzatori, di veder capitolare un’arte secolare nel nostro Paese e scomparire migliaia di posti di lavoro.
Un’iniziativa che s’è svolta in contemporanea con un convegno organizzato dal sen. Carlo Giovanardi insieme all’AGIS e all’Ente Nazionale Circhi. Obiettivo: scongiurare gli effetti, definiti nefasti, del ddl 2287-bis sul settore.
Davanti a turisti, giornalisti e a due camionette della forza pubblica, si sono succeduti artisti, clown e acrobati, per una protesta colorata ma composta.










Tra l’esultanza del mondo animalista e il timore sugli effetti dell’intervento governativo sull’occupazione nel settore, i circensi hanno deciso di affrontare il passaggio parlamentare del ddl con caroselli, spettacoli e musica.