Sindaco Roma/Il Punto: Oltre alle risse è caccia alle liste civiche

Quattro per Gualtieri dai volontari agli ecologisti. Con Michetti, oltre al centrodestra, una lista Toti/Sgarbi e animalisti. In vista una lista di professionisti e big dello sport. Anche per Raggi forse un paio di liste. Mentre già ‘’civico’’ è il partito di Calenda.

La data precisa delle prossime elezioni amministrative, che coinvolgono Roma, non è stata ancora decisa (al momento si sa solo che si voterà tra la seconda metà di settembre e la prima di ottobre), ma, complice anche agosto, mese tradizionalmente dedicato alle vacanze, la campagna elettorale nella Capitale è entrata nel vivo con il primo confronto, svoltosi nell’ambito del Festival dell’Architettura, tra i quattro principali aspiranti alla fascia tricolore di sindaco, ovvero Enrico Michetti, Roberto Gualtieri, Virginia Raggi e Carlo Calenda.

Più di un confronto, soprattutto nella fase finale, si è trattato di uno  scontro che ha visto particolarmente impegnati Gualtieri e Calenda, con Michetti che ha abbandonato anzitempo la scena “disgustato” della rissa verbale tra i due.

Intanto, però, tutti i principali candidati, ad eccezione di Calenda, stanno cercando di ampliare la propria platea elettorale con la ricerca di esponenti della società civile e di liste civiche a sostegno della propria candidatura.

Non che il leader di Azione disdegni più ampie adesioni alla sua campagna elettorale, ma la lista, in via di definizione, che lo sostiene, si può a giusta ragione definire civica. Attaccando i rivali che stanno cercando di schierare quante più sigle possibili, Calenda le ha definite “specchietti per le allodole” che, in caso di vittoria, renderanno quasi impossibile governare la città.

Invece – sottolinea l’ex ministro allo Sviluppo Economico – “noi faremo una lista unica” che sarà composta da “persone capaci che hanno amministrato e quindi hanno fatto bene e che sono accomunati da una cosa: condividono tutti un programma”.

Delle critiche di Calenda gli avversari sembrano non tener conto. Gualtieri, oltre al Pd ed ai Verdi, potrà contare sul sostegno di quattro liste civiche: Demos, che racchiude il mondo cattolico e del volontariato, una lista civica promossa da Alessandro Onorato, consigliere comunale eletto nella scorsa tornata elettorale del 2016 nelle fila della Lista Marchini; con Gualtieri si schiera anche Giovanni Caudo, presidente del III Municipio, con una lista da lui definita “civica, ecologista, femminista e di sinistra; infine, c’è una lista che è più politica che civica, composta da Articolo Uno, Sinistra Italiana, Liberare Roma e Sinistra per Roma.

Quanto a Michetti, al suo fianco c’è l’intero centrodestra (Fdi, Lega e lista unitaria Fi-Udc) con l’aggiunta di una lista, anch’essa politica, composta da Cambiamo di Giovanni Toti e Rinascimento di Vittorio Sgarbi con il supporto di Cantiere Italia, Democrazia del Popolo e Rivoluzione Animalista. Sempre con Michetti, il Partito Liberale Europeo. Comunque, il candidato del centrodestra sta lavorando per comporre una lista civica “Michetti sindaco” composta da avvocati, professionisti e personalità del mondo sportivo.

Infine Virginia Raggi. Questa volta non dovrebbe essere supportata dalla sola lista del M5S, ma la sindaca sta cercando di creare una o due liste civiche da affiancare a quella pentastellata, dove poter candidare anche quegli esponenti grillini che, avendo già alle spalle due legislature, non potrebbero comparire nella lista dei cinquestelle.

Nella corsa per il Campidoglio, comunque, non c’è ancora niente di definitivo e si potrebbero verificare ancora sorprese.

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