Un dirigente che manca da mesi, continui disservizi, pratiche bloccate:”Basta, la misura é colma! Questa é stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso”. Così il presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma, Alessadro Ridolfi, intervistato da Radiocolonna, spiega i motivi che hanno lo hanno portato, insieme al segretario dell’OAR Aldo Olivo, a scrivere una lettera al vetriolo al Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di Roma Capitale.
“Sono mesi che manca il dirigente preposto a firmare l’iter amministrativo delle pratiche presentate, i permessi per costruire sono bloccati da tempo, l’intero settore é bloccato. Possibile non si riesca a trovare un sostituto? A ciò si aggiungono i continui disservizi presso gli uffici del dipartimento di programmazione e attuazione urbanistica del Comune di Roma” denuncia Ridolfi che chiede all’Amministrazione di “intervenire al più presto per garantire un servizio pubblico la cui interruzione di fatto sta procurando disagi e danni ai cittadini e, ovviamente, anche al lavoro di moltissimi professionisti coinvolti”.
Le pratiche bloccate al Dipartimento, che risponde alla linea politica dell’assessore Luca Montuori, relative alle richieste di permessi a costruire sono circa 1700 e l’ufficio permessi non è più in grado di gestirne la mole. Si va dai permessi a costruire alle autorizzazioni Apaesaggistiche sub delegate al comune passando per i certificati di destinazione urbanistica, tutte istanze di attuazione di competenza dell’ufficio UO Permessi a Costruire. A queste di aggiungono le domande del piano casa, scadute dal 30 aprile scorso, rimaste senza risposte sono circa 300 e a queste si aggiungono altre 200mila pratiche ferme sui condoni.
“Abbiamo chiesto la possibilità sulle pratiche più piccole, quelle su tipologie 4 e 5, e 6 e 7 della 47/85, di poter fare l’autocertificazione. Si tratta di circa 10mila pratiche che si potrebbero snellire sul comune di Roma. Ma non abbiamo avuto risposta – prosegue Ridolfi che denuncia una situazione, questa del Dipartimento di Urbanistica da sempre il ‘salvadanaio’ di Roma Capitale, che “va a rotoli: impossibile avere 18 tecnici per tre milioni di abitanti. La velocità con cui si prendono le decisioni è determinante per avere un sistema efficace. Purtroppo – conclude amareggiato – questa ‘lentezza’ si va ad aggiungere in un contesto già difficile per la professione. Se non si viene supportati da norme snelle e semplici tutto sarà annullato da una burocrazia che non permette ai professionisti di fare bene il proprio lavoro e di guardare al futuro. Bisogna fare di più. “