Dall’apertura dell’infopoint in Galleria Alberto Sordi a Roma prende avvio la campagna “Spegni il rumore accendi il divertimento”, che convoglia una serie di iniziative per combattere l’inquinamento acustico nella Capitale grazie al coinvolgimento attivo dei cittadini. La campagna è targata Legambiente Lazio, con il patrocinio del Municipio 1 di Roma Capitale, il contributo della Fondazione Sorgente Group e Radio Colonna (www.radiocolonna.it) come media partner.
In Galleria i volontari Legambiente e delle diverse associazioni di quartiere spiegheranno ai visitatori come segnalare gli eccessi di decibel, proponendo inoltre una firma a sostegno della “delibera di iniziativa popolare sulle norme relative al rumore per la prevenzione e il controllo dell’inquinamento acustico” promossa dal “Coordinamento Residenti Città storica” che stabilisce sanzioni dei comportamenti rumorosi e quindi dannosi per la salute pubblica.
Inizia anche la ricognizione dei ragazzi di Legambiente: grazie ai fonometri i volontari registreranno le emissioni di rumore intorno al Policlinico Umberto I, Viale Regina Margherita, sul Lungotevere e in Corso Vittorio Emanuele, per poi perlustrare tutto il centro storico. Dal 27 giugno al 20 luglio il laboratorio mobile, SMA SMART LAB farà lo stesso nei quartieri Trastevere, Aventino, Monti e Ponte Milvio.
“Siamo oggi nel salotto di Roma, Galleria Alberto Sordi, per dare avvio al monitoraggio della Campagna contro il fracasso. Presidieremo la città con i nostri fonometri e tra qualche giorno informeremo i cittadini di quanto registrato. Grazie al coinvolgimento della gente comune abbiamo già ottenuto tante segnalazioni delle violazioni” – dichiara Roberto Scacchi, Direttore di Legambiente Lazio.
Numerose le segnalazioni arrivate all’Avvocato Teodoro di Bitonto e al sito spegniilrumore.radiocolonna.it, primo esperimento di crowdsourcing (con la massima interattività dal basso) per questa battaglia antirumore. Tra le proteste, ricordiamo quella di un cittadino che lamenta la rumorosità dei concerti al Forte Prenestino, mentre una signora si è fatta promotrice di una petizione al Municipio XV contro l’eccesso di traffico vicino Ponte Milvio. Diverse le segnalazioni per i rumori provenienti dai condizionatori montati nelle chiostrine dei condomini, alcuni locali notturni invece non controllano il livello della musica.
I DATI
Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), nell’Unione Europea nove cittadini su dieci sono esposti a rumori superiori ai 65 decibel (dB), un livello questo che disturba il sonno e il riposo. In Italia, il 45% degli abitanti deve sopportare quotidianamente un livello di inquinamento acustico compreso tra i 70 e i 75 decibel, che mette a rischio l’udito, l’apparato cardio-circolatorio e aumenta il rischio di infarto. Recenti studi confermano inoltre i danni causati dall’inquinamento acustico al sistema immunitario e ormonale. Sempre per quanto riguarda l’Italia, secondo il database NOISE, i dati sono disponibili per le città di Firenze, Milano e Roma, per un totale di 4,2 milioni di abitanti. Il 65% dei cittadini di queste tre città, oltre 2,7 milioni di persone, sono esposti a livelli di rumore superiori alla soglia diurna di 55 dB, percentuale che scende al 18% (740mila persone) per la soglia notturna di 50 dB. Eclatante il risultato del Lazio, ricavato dai dati ambientali dell’Annuario ISTAT 2009, dove ben il 47% delle famiglie interpellate dichiara la presenza di problemi relativi al rumore nella zona in cui abita.
com.