Le migliori misure per lo sport cittadino con pochi soldi a disposizione. E’ stato questo il jingle scelto dalla Commissione Sport del Comune di Roma per ovviare ai problemi dell’impiantistica sportiva cittadina. Una partita complessa che ha visto protagonisti l’assessore al Bilancio, i Dipartimenti capitolini e tutti gli altri assessori di Virginia Raggi. Tre attori con visioni, necessità ed esigenze diverse su ogni singola materia. Sul fronte sportivo, il lavoro del presidente della Commissione Sport Angelo Diario – membro anche di quella Bilancio – ha permesso una mediazione per investire, in maniera ragionata, soldi negli impianti sportivi di Roma Capitale.
IL DIPARTIMENTO
Il Dipartimento Sport ha chiesto il finanziamento di cinque progetti, una richiesta che è stata accolta solo in piccola parte: verrà accettato solo quello per i lavori di ristrutturazione del Palazzetto dello Sport.
L’ASSESSORATO
Gli emendamenti proposti da Diario sono vari e vanno a toccare diversi aspetti dello sport cittadino. Il primo riguarda la messa in sicurezza dello Stadio delle Terme di Caracalla, un progetto che prevedeva – in origine – uno stanziamento di oltre 700mila euro. Grazie al lavoro ‘snellente’ di Diario, il progetto finale prevede una spesa di 140mila euro che verranno distribuiti tra rampe per disabili, revisione dell’impianto elettrico, caldaie e ristrutturazione di spogliatoi e bagni pubblici.
Poi troviamo la messa in sicurezza dei campi polivalenti all’interno delle scuole comunali. Una misura necessaria per rendere sicure le strutture all’interno di 60 scuole, un progetto che dai 275mila euro richiesti dal Dipartimento Sport sono diventati 137mila grazie all’intervento di Diario. “Ci accontentiamo di investire meno ma avere comunque dei campi in condizioni decenti – spiega il presidente a Radiocolonna – una riduzione degli importi dei vari interventi che ci fa dire: meglio poco che niente”.
L’ultimo emendamento riguarda i progetti, e qui la partita si fa più seria. In ballo ci sono 18 progetti ritenuti “indispensabili” per la continuazione delle attività sportive nei rispettivi impianti. Un investimento complessivo di 9 milioni di euro, tutti finanziati dai concessionari, “dettaglio fondamentale: senza quest’inserimento dei privati la Ragioneria Generale avrebbe detto di no”.