Stadio della Roma, PD chiede la sospensione ma l’Aula boccia la proposta

Il gruppo consiliare dem contro il nuovo progetto: 30 milioni di ammanco.

È in corso il dibattito in Assemblea Capitolina sulla pubblica utilità del nuovo Stadio della Roma. Una tre-giorni di dibattiti iniziata ieri, nel day after della sofferta votazione nel consiglio del Municipio IX. “Teoricamente la votazione definitiva dovrebbe esserci domani – spiega a Radiocolonna Giulia Tempesta, consigliera comunale del PD – fino alle 21 di oggi esaminiamo emendamenti e odg”. Ma proprio il PD ha chiesto una sospensione della proposta di deliberazione. Motivo? Il nuovo progetto costerebbe 30 milioni in più alle casse del Comune, un ammanco che riterrebbe opportuno, spiega il PD, sospendere la discussione fino a quando “ il valore in compensazione delle opere pubbliche non verrà formalmente ridefinito da parte degli uffici e rapportato alle mutate qualità assunte dal progetto”.

Ma la proposta del gruppo consiliare del PD è stata bocciata. Nella conferenza stampa di presentazione della proposta, presente anche dell’ex assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo.

Ecco il testo della proposta n. 38/2017:

Conferma della dichiarazione di pubblico interesse alla proposta di realizzazione del nuovo Stadio a Tor di Valle di cui alla deliberazione di Assemblea capitolina 132/2014, adeguata al mutato quadro delle condizioni ed obiettivi prioritari indicati nella Deliberazione  di Giunta Capitolina n.48/2017.

Premesso che sulla proposta in oggetto

È stato confermato il precedente valore equivalente ai fini del calcolo della cubatura in compensazione anche se la tipologia edilizia scelta, la palazzina o comunque edifici bassi, ha una incidenza del costo di costruzione inferiore a quella dei grattacieli assunta nel precedente calcolo;

Considerato

Che a titolo di esempio in considerazione della variazione della tipologia edilizia da grattacielo a palazzina, il costo di costruzione con cui si calcola nella delibera precedente il valore equivalente per definire la cubatura in compensazione, portandolo da 1.700 €/mq a 1.400 €/mq e pertanto si modifichi il valore di 805,5 €/mq in 1.100 euro/mq.

Che pertanto la cubatura concessa in aggiunta pari a 100 mila mq contribuisca a un ammontare di opere pubbliche pari a 110 milioni di euro invece di 80,6 milioni di euro.

Tutto ciò premesso si chiede ai sensi e per gli effetti dell’art. 65 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale la sospensione della proposta di deliberazione in oggetto, fino a quando il valore in compensazione delle opere pubbliche non verrà formalmente ridefinito da parte degli uffici e rapportato alle mutate qualità assunte dal progetto. La votazione di tale delibera determinerebbe un ammanco di corresponsione di circa 30 mln di euro alle casse comunali a seguito dell’esercizio della potestà urbanistica esercitata da Roma Capitale“.

 

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